II Edizione

Sabato 18 Ott. ore 21:00
Presentazione della
Stagione Teatrale 2025/2026
e Concerto musicale
"Chet Baker's Songs"
accompagnato da
Giovanni Guerretti al piano e
da Matteo Frigerio alla batteria
Evento Gratuito
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
Un omaggio raffinato e appassionato a uno dei miti del jazz moderno: Gianni Satta dedica un intero concerto alla musica e alla figura di Chet Baker, icona di bellezza malinconica, trombettista e cantante capace di toccare corde profonde con il suo stile inconfondibile. Con la sua tromba e la sua sensibilità interpretativa, Satta ripercorre il repertorio più intimo e lirico di Baker, tra standard intramontabili, ballad struggenti e improvvisazioni dal gusto rarefatto.
Un viaggio sonoro che unisce eleganza e introspezione, capace di evocare atmosfere notturne e suggestive, nel segno di una poetica musicale fatta di silenzi, sospensioni e note sussurrate. Ad accompagnarlo sul palco, musicisti di grande esperienza, per un tributo autentico e sentito che non è semplice imitazione, ma ricerca di uno spirito, di un’anima musicale senza tempo.

Maggiori informazioni:
Chet Baker è stato una delle figure più affascinanti e tormentate della storia del jazz. Trombettista e cantante dalla voce fragile e inconfondibile, incarnò l’immagine del “cool jazz” americano: elegante, introverso e pieno di ombre.
Nato nel 1929 in Oklahoma, Baker cresce in un ambiente modesto ma ricco di musica. Negli anni Cinquanta, dopo un periodo come militare, entra nell’orchestra di Charlie Parker e presto diventa uno dei volti più riconoscibili della nuova scena jazz della West Coast. È in questo periodo che incontra il sassofonista Gerry Mulligan, con cui forma un celebre quartetto senza pianoforte: una scelta audace, che mette ancora più in risalto il dialogo lirico tra tromba e sax baritono.
Il successo arriva rapido: brani come “My Funny Valentine”, “Let’s Get Lost”, “Time After Time”, “I Fall in Love Too Easily”e “Almost Blue”diventano veri e propri inni di un romanticismo disilluso, resi unici dalla sua voce vellutata, quasi sussurrata, e dal suono dolce ma struggente della tromba. In quelle note si sente tutto: la grazia, la malinconia e la fragilità di un uomo che sembrava sempre sul punto di scivolare via.
Ma la sua vita è segnata anche dall’autodistruzione. Negli anni Sessanta le dipendenze lo trascinano in un vortice di problemi giudiziari e lunghi silenzi artistici. Eppure, Chet riesce sempre a tornare. Negli anni Ottanta, ormai segnato nel volto ma non nel talento, riprende a suonare in Europa, dove trova un pubblico fedele e un’ultima stagione di grande intensità.
Chet Baker muore nel 1988 ad Amsterdam, in circostanze mai del tutto chiarite. Aveva 58 anni. La sua tromba, però, continua a parlare: con la delicatezza di un soffio e la forza di un’emozione che non invecchia mai.

INFO E PRENOTAZIONI
366 3065722
dusecortemaggiore@gmail.com

Mercoledì 29 Ott. ore 18:30
Incontro Letterario con aperitivo
"Quanto burro?"
80 ricette abbondanti da condividerecon tutti
(ma non con la nutrizionista)
Evento Gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.
Descrizione evento in breve:
Lo chef Andrea Mainardi presenta il suo ultimo libro "Quanto burro?" 80 ricette abbondanti da condividere con tutti (ma non con la nutrizionista)”, un inno alla cucina di gusto. Andrea Mainardi è uno degli chef più seguiti negli ultimi anni sui social e in tv è noto come ospite del programma La prova del cuoco. Grazie al suo stile unico e divertentissimo ogni sua ricetta che fa milioni di visualizzazioni su Instagram trasuda di burro e degli ingredienti più goduriosi. Perché secondo lo chef la cucina è un momento di gioia e condivisione, è fatta per godere e non per togliere gli ingredienti più golosi. Questo libro abbina la voce punk di Mainardi con una cucina divertente, semplice, ma ben fatta.

Maggiori informazioni:
"Benvenuto nel tempio dell’abbondanza, nel cerchio sacro del colesterolo, nel rifugio dei peccatori di gola, ovvero alla mia tavola. Nella mia vita sono stato uno chef da ristorante sofisticato ma anche un cuoco da battaglia.
Mi piace preparare piatti concettuali, levando le lische ai pesciolini col bisturi, ma mi piace anche gustare sapori primordiali, come la cotoletta fritta in due etti e mezzo di burro o la pasta annegata nel sugo. A casa non pranzo con cappuccino di piselli, cozze e polvere di liquirizia o con fiori di zucchina essiccati per quattro ore, ma mi godo piatti extralarge di spaghetti al pomodoro o camionate di involtini di maiale insieme ad Anna, mia moglie, e a Michelle e Cesare, i miei figli.
E la mia cucina è proprio come me, ha una doppia personalità. Dovrei forse scegliere tra le due? Mi sono risposto che no, sarebbe stato come rinunciare a una parte di me, e quindi ho fatto tutto, uattàa! Cucina sofisticata al ristorante, cucina che mi piace mangiare a casa sui social.
È per questo che qui dentro ho deciso di mettere tutte le mie ricette del cuore, dall’aperitivo al dessert: involtini da competizione, focacce croccanti, lasagne goduriose, risi filanti, polpettoni atomici, spezzatini micidiali, fritti perfetti, dolci da sturbo… 80 ricette che nascono da ingredienti buoni, grassi e non, figli di una sapienza artigianale centenaria che dobbiamo conoscere e tutelare perché fa parte della nostra identità. E con questo mi pare di averti detto proprio tutto, quindi ora sto zitto: goditi le ricette. Uattàa!”
Venerdì 7 Nov. ore 21:00
Letture e Serata d'incontro
col pubblico
"Serata d'Onore"
A breve sarà possibile
Acquistare i biglietti su Ticketone

Descrizione evento in breve:
Una serata di incontro col pubblico in cui l'artista racconta parte della sua vita sul palcoscenico, interpretando alcuni brani di personaggi celebri come Medea, Clitennestra e Amleto che negli anni ha portato sul palcoscenico.
Elisabetta Pozzi, formatasi presso la scuola del Teatro di Genova, ha iniziato a recitare adolescente interpretando piccoli ruoli in diversi spettacoli, fino al debutto, a fianco di Giorgio Albertazzi che la sceglie come protagonista, ne Il fu Mattia Pascal, pièce tratta dall'omonimo romanzo di Luigi Pirandello. Inizia rapidamente ad affrontare personaggi femminili particolarmente complessi, portandoli in scena grazie a regie tese a valorizzarli incentrando spesso l'intero dramma o l'azione scenica su di loro. Per le sue interpretazioni è stata insignita di quattro Premi Ubu, due premi della critica e il Premio Eleonora Duse.
Tra le interpreti più intense e autorevoli del panorama teatrale italiano, Elisabetta Pozzi ha legato il suo nome indissolubilmente al Teatro Greco di Siracusa, dove ha dato vita a figure femminili che appartengono alla leggenda della scena antica: Medea, Fedra, Ecuba, Clitennestra, Elettra e Lisistrata.
Per il cinema interpreta varie pellicole tra cui Maledetto il giorno che t'ho incontrato di Carlo Verdone grazie al quale riceve un David di Donatello nel 1992 come miglior attrice non protagonista.

Sabato 23 Nov. ore 21:00
Spettacolo Teatrale
"La Papessa"
Evento Gratuito
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
La Papessa è un potente inno all’emancipazione femminile, un viaggio iniziatico che intreccia storia, leggenda e spiritualità. Un racconto epico e senza tempo, ispirato a uno degli arcani più enigmatici dei Tarocchi: simbolo di conoscenza profonda, audacia e potere. “La donna che vuole sapere è pericolosa…
La donna che sa è ancora più pericolosa.” Nel cuore del Medioevo, Johanna è una donna ribelle e pericolosissima: studia, viaggia, sfida ogni legge, si finge uomo fino a rendere possibile l’impossibile: diventare Papa.
Per affermare che il diritto alla conoscenza non ha genere, e la fede non conosce confini. Per non tradire se stessa. Simbolo di libertà e disobbedienza, unica Papessa donna della storia, Johanna diventa leggenda — poi carta, archetipo, icona. Tratto dal progetto Free Women Suite – Il coraggio delle donne in 7 carte teatrali di Andrea Balzola e Beatrice Schiaffino, La Papessa è il primo capitolo di una serie dedicata alle figure femminili degli arcani maggiori. Un’indagine teatrale sulle donne visionarie e anticonformiste che, attraversando i secoli, hanno incarnato la forza e il simbolismo racchiusi nei Tarocchi.
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Maggiori informazioni:
Tratto dal progetto "Free Women Suite – Il coraggio delle donne in 7 carte teatrali" di Andrea Balzola e Beatrice Schiaffino, La Papessa è il primo capitolo di una serie dedicata alle figure femminili degli arcani maggiori. Un’indagine teatrale sulle donne visionarie e anticonformiste che, attraversando i secoli, hanno incarnato la forza e il simbolismo racchiusi nei Tarocchi.
CAST & CREDITS
Testo ANDREA BALZOLA
Con BEATRICE SCHIAFFINO
Musiche originali ALESSANDRO PANATTERI
Costumi LOREDANA REDIVO
Regia CARMEN DI MARZO
Produzione BEATRICE SCHIAFFINO

Sabato 29 Nov. ore 21:00
Concerto musicale
con Emanuele Coluccia ai fiati
"A ruota libera"
racconto fra note e parole di Pierangelo Bertoli
Evento Gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
Un concerto che esplora la produzione discografica di uno dei più importanti cantautori italiani: Pierangelo Bertoli. Dalle prime registrazioni prettamente legate ai canti politici, agli album in dialetto, fino agli ultimi capolavori, il concerto di Massimo Donno è un modo per raccontare la vita, l’impegno politico e sociale di Pierangelo Bertoli.
Il cantautore salentino Donno sta lavorando da tempo ad un album su Pierangelo Bertoli e questo live ne rappresenta una sorta di anteprima. "Ci sono album che rispondono ad un desiderio ed album che sono risposte ad un bisogno: per me, realizzare un lavoro discografico su Pierangelo Bertoli ha quest’ultima caratteristica.
Pierangelo Bertoli, da quella standing ovation al Sanremo 1991, quando avevo dieci anni, nella mia esistenza rappresenta l’apertura di una grande finestra sulla vita, fatta di lotte ai soprusi ed alle barriere architettoniche, di impegno, di tutela dei diritti, di amore e rabbia, di “lune dal monte” e pensieri “a muso duro [...] Sento di poter dire che omaggiare Bertoli, facendo un album o un concerto a lui dedicato, sia un atto d’amore verso chi crede ancora nella magia delle parole, nella forza della canzone d’autore come mezzo di divulgazione della poesia, della lotta, della bellezza"..
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Maggiori informazioni:
Pierangelo Bertoli è nato a Sassuolo (Modena) il 5 novembre 1942ed è scomparso il 7 ottobre 2002a Modena.
Fin da bambino ha dovuto affrontare la polio, che lo ha costretto a usare una sedia a rotelle per tutta la vita.
Nonostante le difficoltà, ha sviluppato una forte vocazione di “cantastorie”: scriveva canzoni che parlavano della realtà, della militanza, della politica, delle ingiustizie, ma anche dell’amore, della vita quotidiana, con sincerità e spesso con un piglio diretto.
Scoperto da Caterina Caselli, il suo esordio discografico risale al 1974 con l’album Rosso colore dell’amore; da allora ha costruito una carriera solida pur restando un artista “di sostanza”, non solo pop.
Ha sempre mantenuto un forte impegno sociale: è stato vicino alle tematiche dei diritti, delle disabilità, dell’uguaglianza.
Ecco alcuni dei brani che hanno segnato la carriera di Bertoli e che ancora oggi sono ricordati:

Sabato 6 Dic. ore 21:00
Concerto musicale
accompagnato da Paolo Ercoli
"Da Dylan ai Fratelli Coehn"
Concerto Folk-Country Internazionale
Evento Gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
Elijah Wald ci conduce nel cuore del Greenwich Village dei primi anni ’60, quando un giovanissimo Bob Dylan muoveva i primi passi nella scena folk newyorkese. Con canzoni, storie e testimonianze dirette, Wald racconta l’ascesa di Dylan attraverso incontri con figure come Woody Guthrie, Odetta, Van Ronk, Ramblin’ Jack Elliott. Il concerto ripercorre quel cammino, dalle ballate tradizionali fino ai grandi capolavori, intrecciando musica e racconto.
Chitarrista, scrittore e storico della musica, Wald ha suonato in tutto il mondo e ha scritto libri fondamentali, tra cui The Mayor of MacDougal Street e Dylan Goes Electric!. Vincitore di un Grammy, è considerato uno dei pochi musicisti capaci di unire radici, passione e rigore storico in un’esperienza coinvolgente e autentica. Sarà accompagnato alla chitarra dobro da Paolo Ercoli, uno dei migliori interpreti italiani dello strumento e presentato da Sebastiano Pezzani, musicista giornalista soprattutto preparato sugli autori americani.
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Domenica 21 Dic. ore 17:00
Concerto Lirico
accompagnati al pianoforte da
Gian Francesco Amoroso
testi di Giulia Bassi
voce narrante Silvia Casagrande
"Questo è molto buono ... mago!
(ovvero il panettone di Verdi)"
In collaborazione con gli Amici della Lirica
A breve sarà possibile
Acquistare i biglietti su Ticketone

Descrizione evento in breve:
Un vero e proprio concerto-spettacolo che ci porta nella magica atmosfera del Natale a Casa Verdi. Tra racconti, invenzioni culinarie e brani immortali, il pubblico sarà condotto in un viaggio tra musica e teatro, dove la vita quotidiana del Maestro a Sant’Agata si intreccia con le sue opere. Protagonisti della serata saranno voci di fama internazionale – Alessio Verna (baritono), Pietro Picone (tenore), Ilaria Quilico (soprano) – accompagnati al pianoforte da Gian Francesco Amoroso, su testi di Giulia Bassi, che interpreteranno arie e duetti verdiani, trasformando la scena in una festosa vigilia a casa del Maestro.
Uno spettacolo narrato e cantato, leggero e raffinato, per vivere insieme uno speciale Natale in compagnia di Giuseppe Verdi.

Maggiori informazioni:
Giuseppe Fortunino Francesco Verdi nasce il 9 o 10 ottobre 1813 a Le Roncole, una piccola località vicino a Busseto, nella provincia di Parma. Figlio di umili origini — il padre era oste e contadino — mostra fin da giovane una forte inclinazione per la musica. A nove anni suona l’organo della chiesa del paese.
Le tragedie personali quali la morte della moglie e dei figli nel primo periodo della sua carriera e anche qualche insuccesso teatrale influenzano profondamente il suo carattere e la sua arte.
La svolta per Verdi è con Nabucco(1842): è il successo che ne fa uno dei compositori più popolari d’Italia. Il coro “Va, pensiero” diventa presto un simbolo, non solo musicale, ma anche culturale – legato al sentimento del Risorgimento. Negli anni Verdi produce una serie di opere celebri, molte delle quali restano nel repertorio mondiale: melodie memorabili, dramma ben costruito, caratteri forti, tensione e umanità nei suoi personaggi. Pur restando legato alla struttura tradizionale dell’opera italiana, evolve, affinando orchestrazione, armonia e profondità emotiva.


Alcuni dei pezzi / opere più famosi:
Ecco le opere e i brani di Verdi che probabilmente tutti conoscono:
Nabucco (1842) - Uno dei primi grandi successi di Verdi. Il coro “Va, pensiero” – tema degli Ebrei in esilio – è diventato simbolo del Risorgimento e della speranza.
Rigoletto (1851) - Opera drammatica con protagonista tragico, con arie come “La donna è mobile” che sono diventate parte del patrimonio dell’opera mondiale.
Il trovatore (1853) - Per la sua intensità, le scene corali e i momenti di grande effetto (“Anvil Chorus”, “Di quella pira”) che restano tra i più riconoscibili.
La traviata (1853) - Storia d’amore sacrificio, ambientazione raffinata, melodie dolci-struggenti. Brani come il brindisi “Libiamo ne’ lieti calici” sono tra i più amati.
Aida (1871) - Opera monumentale, con scene grandiose (il celebre “Marcia trionfale”) e un equilibrio tra spettacolo e introspezione che la rende adatta sia ai grandi palchi che al pubblico popolare.
Don Carlos (1867) - Per la sua drammaticità, le soluzioni orchestrali/tematiche complesse, il conflitto interiore dei personaggi – segnala una fase matura del Verdi compositore.
Otello (1887) e Falstaff (1893) - Le sue ultime grandi opere. Otello trae ispirazione da Shakespeare, con musica intensa e drammatica; Falstaff è la sua commedia finale, brillante, ironica, sofisticata.
Requiem (1874) - Non un’opera ma una messa da requiem, che però mostra la sua capacità di unire religiosità, pathos, dramma, quasi come se fosse un’opera sacra.
Sabato 10 Gen. ore 21:00
Concerto musicale
accompagnato dal bassista Riccardo Romano e dal batterista Lorenzo Madini
"L'Uomo del Mocambo"
omaggio a Paolo Conte
Evento Gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
Max Lazzarin, protagonista della scena blues italiana, presenta un progetto originale che rende omaggio a Paolo Conte nel rispetto della sua poetica. L’idea è quella di esplorare l’universo di Conte attraverso lo sguardo di uno dei suoi alter ego, l’Uomo del Mocambo, personaggio che a tratti emerge dalla sua discografia. Proprietario di un piccolo bar immaginario in cui prendono vita storie, atmosfere e suggestioni, Lazzarin, affiancato da due musicisti d’eccezione, Riccardo Romano e Lorenzo Madini, porterà sul palco questa narrazione musicale che unisce ricerca, racconto e interpretazione personale. La produzione e la direzione artistica di questo progetto sono a cura di Davide Rossi, presidente di Fedro.


Maggiori informazioni:
Paolo Conte nasce ad Astiil 6 gennaio 1937 in una famiglia borghese: il padre è avvocato ma appassionato di musica; la madre ha radici in una famiglia con legami alla terra, ma anche con interesse per l’arte.
“Maddalena” – un pezzo che tratteggia un tema delicato con rispetto e acutezza, evocando figure marginali e storie poco raccontate.
Negli anni Sessanta comincia a lavorare come autore: scrive canzoni per altri interpreti, con collaborazioni importanti, ma senza ancora essere lui il “frontman”. Tra i pezzi che firma o co-firma ci sono “Azzurro”, “La coppia più bella del mondo” (per Celentano), “Insieme a te non ci sto più” (Caterina Caselli), “Onda su onda”, “Genova per noi”, “Messico e nuvole”, “Tripoli ’69” e altri.
Il passo da autore a cantautore avviene nel 1974, quasi “controvoglia”: esce il suo primo album intitolato Paolo Conte. Da lì in poi decide di dedicarsi di più alla propria voce, al proprio stile: voce rauca, timbro particolare, atmosfere sospese tra jazz, canzone d’autore, tango, atmosfere vintage, narrazioni immaginarie (il “Mocambo”, bar immaginario dove avvengono incontri, nostalgie, dialoghi, metafore) che tornano più volte nelle sue canzoni.
Negli anni ’80 e ’90 raggiunge un pubblico sempre più vasto anche all’estero: tournée, concerti, riconoscimenti. Il suo stile affascina perché è originale—non usa la voce pulita da “divo pop”, ma una voce vissuta, che porta dentro ruggine, ironia, malinconia, spesso dettagli, piccole scene che sembrano prese da un film d’altri tempi. La sua musica è fatta di pause, di atmosfera, di contrasti, di eleganza non ostentata.
Ecco alcuni dei brani che lo hanno reso celebre
La coppia più bella del mondo— altro pezzo per Celentano, che mostra la capacità di Conte di cogliere ironia, sentimenti, e farli entrare nella canzone con immediatezza.
Insieme a te non ci sto più— interpretata da Caterina Caselli: un altro hit che resta nella memoria per il testo, la melodia, il modo in cui esprime una frattura sentimentale.
Messico e nuvole, Tripoli ’69— esempi della versatilità dell’autore di canzoni: prende luoghi, immagini, atmosfere e le trasforma in storie che suonano (e finiscono per essere) universali.
Un gelato al limon— uno dei suoi primi brani da solista che conquista il pubblico; è un momento di svolta nella sua carriera.
Via con me— forse il “marchio” più riconoscibile di Paolo Conte: quella canzone che è diventata quasi un manifesto del suo stile, usata in film, in tante playlist, associata immediatamente a lui.

Lunedì 26 Gen. ore 21:00
Spettacolo Teatrale
"Una serata pazzesca"
dedicata a Paolo Villaggio
A breve sarà possibile
Acquistare i biglietti su Ticketone

Descrizione evento in breve:
Tornare a divertirsi con Paolo Villaggio, restituito per la prima volta alla sua grandezza di scrittore da un altro grande artista genovese, Tullio Solenghi, grazie a uno spettacolo ideato da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure: “Una serata pazzesca”. Sulla scena Tullio Solenghi restituisce la genialità e l'inventiva di Paolo Villaggio. Racconta aneddoti, storie vissute, incontri; e poi legge i suoi libri, i suoi pensieri, i suoi racconti, rivelandone la forza di scrittore. P
aolo Villaggio è il creatore di alcune tra le più riuscite maschere contemporanee, dal Professor Kranz a Fracchia fino al celeberrimo ragionier Ugo Fantozzi. Il libro "Fantozzi" nel 2011, per i 150 anni dell'Unità d'Italia è stato scelto dal comitato scientifico del Centro per il libro e la lettura - Ministero delle Cultura - tra le centocinquanta opere che hanno segnato la storia dello Stato Italiano. Espressioni come "megagalattico", "poltrona in pelle umana", "nuvola degli impiegati", "salivazione azzerata", "lingua felpata", aggettivi come "mostruoso", "pazzesco" e "agghiacciante" o inesattezze verbali come "venghi", "vadi", "dichi" sono state entrate nel lessico italiano grazie a Villaggio.


Maggiori Informazioni:
Paolo Villaggio nasce a Genovail 30 dicembre 1932 e si distingue come uno dei più importanti comici e attori italiani. Dopo aver intrapreso studi di giurisprudenza, si dedica al teatro e alla televisione, dove crea personaggi indimenticabili come il professor Kranz, Giandomenico Fracchia e, soprattutto, il ragionier Ugo Fantozzi. Quest'ultimo, protagonista di numerosi film, diventa un simbolo della comicità italiana, rappresentando l'uomo medio oppresso dalla burocrazia e dalle disavventure quotidiane.
Oltre alla carriera cinematografica, Villaggio è anche autore di libri, spesso satirici, e ha partecipato a produzioni teatrali e televisive di successo. La sua capacità di mescolare umorismo e critica sociale gli ha valso numerosi riconoscimenti, tra cui il David di Donatello e il Nastro d'Argento.
I film più celebri
Fantozzi (1975): Il primo film dedicato al personaggio del ragionier Fantozzi, diretto da Luciano Salce, segna l'inizio di una saga che durerà per oltre un decennio.
Il secondo tragico Fantozzi (1976): Seguito del precedente, consolidò il successo del personaggio e della serie cinematografica.
Brancaleone alle crociate (1970): Commedia storica diretta da Mario Monicelli, in cui Villaggio interpreta un ruolo comico in un contesto medievale.
Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto (1972): Film diretto e interpretato da Vittorio Gassman, con la partecipazione di Villaggio, che affronta temi sociali con un tono ironico.
Questione di cuore (2008): Dramma diretto da Francesca Archibugi, in cui Villaggio interpreta un uomo anziano che affronta una nuova fase della vita.
Sabato 21 Feb. ore 21:00
Spettacolo Teatrale
"Partenza in salita"
A breve sarà possibile
Acquistare i biglietti su Ticketone

Descrizione evento in breve:
Le lezioni di guida impartite si trasformano subito in istantanee di vita. La sfida con volante, pedali e marce, sono un parallelo con le tenzoni dell’esistenza. Imparare a padroneggiare il mezzo suggerisce la necessità (e l’opportunità) di arrivare a condurre con maestria e prudenza anche il rapporto “a scoppio” tra un padre un po’ scriteriato e una figlia arrabbiata. Ruoli che si invertono come si inverte la marcia, rivendicazioni che urlano come il motore, questioni antiche lasciate troppo a lungo in folle, frecce (non solo luminose) che vanno e vengono, ma alla fine non manca mai la benzina: l’amore forte e sincero tra i due protagonisti.
Entrambi principianti: lei alla guida, lui come padre. La partenza è in salita, ma la strada è tutta loro.
Domenica 8 Mar. ore 17:00
Incontro letterario
"Corpi, sentimenti e creatività: viaggio nell’universo femminile di Giulia Muscatelli"
Serata a favore delle donne
Evento gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
Al Teatro Duse di Cortemaggiore, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, una serata di riflessione con una delle voci più originali della narrativa contemporanea: la scrittrice Giulia Muscatelli. Autrice amata e brillante osservatrice delle dinamiche femminili, Muscatelli racconta le difficoltà e la visione delle adolescenti, dal mutare del corpo alla necessità di comprendere le relazioni. I suoi romanzi hanno al centro figure femminili imperfette e autentiche, lontane dagli stereotipi e vicinissime alle sfide quotidiane di milioni di donne. La serata sarà un’occasione per parlare di corpi, sentimenti e creatività.
Attraverso i suoi libri emerge un ritratto dell’universo femminile caleidoscopico, capace di valorizzare la figura della donna con un racconto prezioso e sfaccettato. Un appuntamento pensato non solo per celebrare le donne, ma per restituire centralità alla parola, al confronto e alla consapevolezza. Perché ogni 8 marzo sia un inizio, e non soltanto una ricorrenza.
Giulia Muscatelli (Torino, 1989) è autrice, docente e professionista della comunicazione. Nel 2022 ha esordito con il libro Balena (Edizioni nottetempo), pubblicato anche in Francia nel 2024. Il suo secondo romanzo, Io di amore non so scrivere, è uscito nel 2025 per add editore. Collabora con la Scuola Holden come docente. È autrice di due podcast prodotti da Mondadori Studios e scrive articoli di approfondimento per diverse testate. Si occupa, inoltre, della scrittura e della progettazione di percorsi finalizzati alla valorizzazione dell’heritage museale ed esperienziale digitale.

Sabato 14 Mar. ore 21:00
Spettacolo Teatrale
"La Follia di Orlando"
da l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto
Evento Gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.
spettacolo di e con Mino Manni
voce recitante, adattamento e regia

insieme a
voce recitante, canto e costumi Marta Ossoli
voce recitante, canto Marta Rebecca Rizzioli
violino e arrangiamenti musicali Silvia Mangiarotti
violoncello Francesca Ruffilli
Descrizione evento in breve:
La rappresentazione teatrale de L’Orlando Furioso, cinquecentesco poema cavalleresco di Ludovico Ariosto, approda sul palco del Teatro Duse in una suggestiva ed affascinante commistione tra musica pop, arte e letteratura classica da una originale idea del regista e attore Mino Manni.
Anno 778. La guerra tra cristiani e saraceni divampa e Parigi è assediata dall'esercito dei mori. Carlo Magno, con l'aiuto dei suoi paladini, riesce a respingere l'attacco dei guerrieri pagani. C'è solo un cavaliere cristiano però che ha abbandonato il campo: Orlando, impazzito d'amore per la bella principessa del Catai Angelica. Il più valoroso dei paladini infatti si è messo sulle tracce della fanciulla e, rifugiatosi in un bosco, scopre che Angelica si è innamorata di un giovane cavaliere saraceno: Medoro. Orlando legge i messaggi d'amore dei due amanti incisi nei tronchi degli alberi e sulle pareti delle grotte dove casualmente è rifugiato.
L'eroe cade in preda alla follia e pervaso da un'ira cieca e selvaggia distrugge tutto ciò che trova sul suo cammino. Il classico immortale di Ludovico Ariosto, l'Orlando furioso, riprende vita attraverso parole, musiche e canti antichi e contemporanei. L'epica torna ad incantare, con una forza e una freschezza capaci di parlare ancora oggi al cuore e all'immaginazione di ciascuno di noi.





da Sabato 28 Mar a Domenica 3 Mag.
Spettacoli dialettali
"... e io rido!"
Evento Gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
Sul palcoscenico magiostrino un ciclo di commedie per la rassegna teatrale dialettale che torna nel 2026 per divertire con una serie di rappresentazioni presentate da compagnie piacentine e non.
da Sabato 09 Mag a Domenica 10 Mag.
Spettacolo Teatrale
Evento Gratuito.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento posti.

Descrizione evento in breve:
Nella grande casa sul lago della famiglia Beltrami ai piedi delle montagne lombarde, il vecchio ingegnere Emerenziano sta forse combattendo l’ultima battaglia della sua lunga vita. A vegliarlo i nipoti e il fratello, riuniti dopo anni di gelo ed incomprensioni succeduti alla divisione ereditaria che ha lasciato l’ingegnere a dirigere il gioiello di famiglia, una delle prime centrali idroelettriche italiane. Siamo sul finire del diciannovesimo secolo. Mentre sta per scatenarsi un grandioso temporale anche i dissidi per lungo tempo sopiti tra parenti, nell’ansia di vedersi riconosciute o meno nuove proprietà verranno esplosivamente a galla rivelando di molti il lato meno nobile. Ma la notte, tra agnizioni, apparizioni ed evocazioni nella incontenibile energia degli elementi, avrà’ fine componendosi in una mattinata forse foriera di nuovi rapporti e nuove visioni della vita.
Il filo di Arianna, attivo dal 2012, ha affrontato in questi anni numerosi testi teatrali di autori classici (tra cui Sofocle Euripide Shakespeare Brecht Calvino Goldoni Molière Aristofane ) ma da diverse stagioni, rinnovando la tradizione delle compagnie d’autore, rappresenta testi di sua creazione adattando i personaggi sulle caratteristiche degli attori tutti rigorosamente non professionisti.
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