Presentiamo in ordine alfabetico di cognome i:

Fedro People

Giorgio

Battisti

Dopo alcuni incarichi iniziali (tra cui sotto comandante e poi comandante della 40ª batteria nelle Brigate Alpine Taurinense, Tridentinae Julia), è diventato colonnello nel 1996 e ha guidato il Reggimento Allievi dell’Accademia Militare di Modena dal 1997 al 1999.


La sua esperienza internazionale è rilevante: è stato tra i protagonisti delle missioni in Somalia (1993), Bosnia (1997) e – soprattutto – in Afghanistan, dove ha avuto un ruolo di primo piano in più rotazioni (2001–2002, 2003, 2007 e 2013–2014). Nel 2001 è stato il primo comandante del contingente italiano ISAF a Kabul.


Nel 2002 è stato promosso generale di brigata; nel 2008 è divenuto capo di Stato Maggiore delle Forze Operative Terrestri a Verona; il 1° gennaio 2011 ha ottenuto il grado di generale di corpo d’armata.


Laureato e in possesso di un master in Scienze Strategiche, è autore di diversi saggi e libri, tra cui Penne Nere in Afghanistan(2004), Storia Militare dell’Afghanistan(2015) e Fuga da Kabul(2021)

Generale corpo d'armata (RIS.) e saggista 


Giorgio Battisti è nato a Mantova l’11 ottobre 1953, ma da lungo tempo vive a Modena, città alla quale è molto legato.


Ha iniziato la carriera militare frequentando il 154° corso dell’Accademia Militare di Modena (1972–1974) e la Scuola di Applicazione di Torino (1974–1976), specializzandosi in Artiglieria da montagna


è un Ufficiale degli Alpini che ha terminato il servizio nel 2016.


Ha partecipato alle operazioni in Somalia, in Bosnia e in Afghanistan per 4 turni.


È Presidente dell'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo e Presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano.


È insignito di 2 Ordini Militari d'Italia, de l'Ordre National du Mérite Francese, della Bronze Star Medaglia e della Legion of Merit statunitense.

Fedro People

Roberto

Bongianino

ROBERTO BONGIANINO è fisarmonicista e polistrumentista (bandoneon, chitarra elettrica, basso elettrico). Intraprende lo studio della fisarmonica all'età di 5 anni, compiendo studi classici.


A 10 anni inizia l'attività concertistica solista come endorser di una ditta di fisarmoniche vercellese e si classifica ai primi posti in diversi concorsi nazionali, oltre ad esibirsi con orchestre da ballo in tutta Italia. Si appassiona fin dall'adolescenza alla musica blues, jazz, al rock, al folk e in generale all'improvvisazione musicale. Intraprende quindi un percorso che continua tutt'oggi in cui cerca di approfondire tutti questi generi musicali, nello studio e nell'esperienza live, oltre che in sala di registrazione.


Musicista

La sua storia e formazione:


A 10 anni inizia l'attività concertistica solista come endorser di una ditta di fisarmoniche vercellese e si classifica ai primi posti in diversi concorsi nazionali, oltre ad esibirsi con orchestre da ballo in tutta Italia. Si appassiona fin dall'adolescenza alla musica blues, jazz, al rock, al folk e in generale all'improvvisazione musicale. Intraprende quindi un percorso che continua tutt'oggi in cui cerca di approfondire tutti questi generi musicali, nello studio e nell'esperienza live, oltre che in sala di registrazione.


In questa ricerca costante di una propria identità musicale, parallelamente alla fisarmonica (che ha inserito in contesti inusuali quali la musica blues e rock) si dedica anche alla chitarra e al bassoelettrici e in anni più recenti al bandoneon. Ha all'attivo 30 anni di concerti in Italia e Europa e lavori in studio di registrazione con gruppi musicali folk, blues, rock, jazz, tango e pop, suonando nei contesti più disparati: club, teatri, festival, rassegne musicali, avendo anche l'occasione di collaborare con musicisti americani e inglesi nei loro tour italiani.

 

Progetti attuali

  • fisarmonicista e chitarrista nella Paolo Bonfanti Band, uno dei più affermati chitarristi blues e roots-rock italiani
  • Smallable Ensamble, con Alessandro Gariazzo, Marco Benz Gentile, Michele Guaglio
  • fisarmonicista e bandoneonista in duo con il chitarrista Maurizio Verna . Viene proposta un'insolita fusione di musica tradizionale, brani d'autore e brani originali a cui è innestato l'elemento dell'improvvisazione
  • bandoneonista in duo con il chitarrista Enea Leone. Una rilettura della musica tradizionale argentina oltre che del repertorio di Astor Piazzolla, ispirato a duo storici argentini quali Arias-Montes, Grela-Troilo
  • fisarmonicista e bandoneonista nel trio jazz acustico Animalunga, insieme con Aldo Mella, contrabbassista fra i più apprezzati nel panorama jazz nazionale (Franco d'Andrea) e al chitarrista Pietro Ballestrero

 

Discografia:

Animalunga “Il mio posto nel mondo” (DDE Records, 2007) (con Aldo Mella e Alberto Tafuri)

Animalunga "Market Polka" (ZoneDiMusica, 2011) (con Aldo Mella e Fabio Giachino) Smallable Ensemble plays the music of John Lennon (Appaloosa Records, 2021) Band’Abord “12 ritratti, hommage à Georges Brassens” (2021)

Maurizio Verna - Roberto Bongianino "ConCorDanze" (ZoneDiMusica, 2011)

Enea Leone - Roberto Bongianino "Music from Argentina for guitar and bandoneon" (Brilliantclassic, 2017)

Paolo Bonfanti "Canzoni di schiena" (Club De Musique, 2009)

Paolo Bonfanti "Takin' a break" (Club De Musique, 2011)

Paolo Bonfanti "Exile on backstreets" (Club De Musique, 2013)

Paolo Bonfanti "Back Home Alive" (Club De Musique, 2015) Lavoro prodotto da Steve Berlin dei Los Lobos

Paolo Bonfanti "Elastic blues" (2020)

Paolo Bonfanti & Martino Coppo “Pracina Stomp” (Felmay, 2019) Prodotto da Larry Campbell, storico chitarrista di

Bob Dylan

Paolo Bonfanti & Martino Coppo “Friend of a friend” (Felmay, 2014)

 

Marco Berruti “Così è per me” (Storie di Note, 2003) – (secondo posto al premio Tenco 2003, sezione "Opera pri-

ma")

Fedro People

Allen

Calder



Nei suoi testi convivono natura e inquietudine, sogno e disincanto. Appassionato di pesca a mosca, escursionismo e vita all’aria aperta, ha fatto dell’essenzialità un’estetica: la sua musica non urla, non brilla, ma resta. È la voce di una nuova generazione che guarda al passato non con nostalgia, ma con rispetto e desiderio di continuità.


Calder Allen è il volto nuovo dell’America musicale che resiste al rumore. Quella che ha ancora qualcosa da dire.

Musicista


La sua voce, ruvida e sincera, racconta storie di provincia e spirito libero, di libertà cercata nei boschi, nei fiumi, nei silenzi. Il debutto The Game (2022), registrato agli Arlyn Studios con Charlie Sexton alla produzione, ha sorpreso per maturità e autenticità. Un disco denso, senza fronzoli, fatto per essere ascoltato in cuffia durante un viaggio notturno. Il secondo lavoro, Dreamers, Drifters and Hiders (2024), ha confermato ciò che il pubblico dei festival – da Bonnaroo a Austin City Limits – aveva già intuito: Calder Allen è un narratore nato.


È la voce di una nuova generazione che guarda al passato non con nostalgia, ma con rispetto e desiderio di continuità.


Nato e cresciuto ad Austin, Texas, Calder Allen è uno di quei giovani che sembrano sbucare da una vecchia canzone country dimenticata in un vinile impolverato. Ha poco più di vent’anni, ma nelle sue canzoni si sentono già mille miglia di strada, polvere, errori, malinconie. È un cantautore genuino, cresciuto tra le leggende – il nonno è l’artista culto Terry Allen, mentore e faro creativo – ma Calder ha scelto fin da subito di costruirsi un proprio cammino, in bilico tra folk, rock e Americana.


Fedro People

Ermanno

Cavazzoni

Vive a Bologna dove ha insegnato all’università; è scrittore di romanzi e racconti: Il poema dei lunatici (1987), Vite brevi di idioti (Feltrinelli 1997), Gli scrittori inutili (2002), Morti fortunati (2002); per Quodlibet Storia naturale dei giganti 2007, Il limbo delle fantasticazioni 2009, Gli eremiti del deserto 2016, La valle dei ladri 2014; per Guanda Guida agli animali fantastici 2011, e Il pensatore solitario 2015; per La Nave di Teseo La galassia dei dementi 2018, Storie vere e verissime 2019 e La madre assassina 2021 e Il gran bugiardo 2023; Manualetto per la prossima vita, Quodlibet 2024;  ideatore con Gianni Celati e altri della rivista “Il semplice” (1995 - 1997); ha scritto di Luigi Pulci, Ludovico Ariosto, Franz Kafka ecc. Nel corso degli anni ha collaborato alla sceneggiatura di La voce della luna di Federico Fellini, assieme a Gianni Celati al documentario La vita come viaggio aziendale di Paolo Muran del 2006. Regia di Vacanze al mare 2014, e con Sergio Maifredi regia di Vite non calcolate, 2023.


Scrittore


"Ho passato molto tempo a scrivere libri, in casa mia a Bologna e in case dove venivo ospitato. Anche in paesi stranieri, e in capitali. Per il tempo che ci ho dedicato dovrei essere miliardario; e invece su per giù sono come un cittadino della fascia media di reddito. Ma non sono pentito, anzi meglio così, perché magari avrei messo su un’aria antipatica a tutti. Cosa peraltro che non è esclusa.


Ho scritto il Poema dei lunatici, grazie al quale ho avuto la fortuna di lavorare con Federico Fellini (per il film La voce della luna) e passare un anno a chiacchierare con lui per la sceneggiatura, 1988-89. Ho insegnato all'Università di Bologna, e altre università. Ho lavorato con vari musicisti (ai testi), cosa che mi piace immensamente; ho scritto il libretto per l’opera Galleria San Francesco, musica di Tristan Honsinger (Bologna 2002), e per l’opera Esame di mezzanotte, musica di Lucia Ronchetti (Teatro di Mannheim 2015).  Regia del film Vacanze al mare (2014); sceneggiatura di La vita come viaggio aziendale (regia di Paolo Muran, finalista nel 2006 ad Amsterdam)". 

.

"Ho letto e scritto di Ariosto, Pulci, Kafka ecc. Poi cos’altro? Ho inventato con altri amici (Gianni Celati, Ugo Cornia, Daniele Benati, ecc., tutte persone che stimo e consiglio di leggerne i libri) la rivista “Il Semplice”; è stata una bella epoca, due anni è durata, 1995-97, e conoscendo che tipi siamo è già moltissimo. Perché siamo tipi poco costanti, che si esaltano per un po’, poi si deprimono, si chiama ciclotimia. Dal 2007 curo una collana di narrativa Quodlibet, che continuo stranamente a curare. Che altro? Posso dire che sono vivente. Che sto molto solo. Apprezzo le Alpi. Invece il mare lo evito; deve essere una tortura cui ha deciso di sottoporsi la gente a partire dalla metà del XX secolo. Anch’io mi ci sottoponevo da giovane, poi mi sono ravveduto, e consiglio a ferragosto di stare in casa, casomai in cantina, fa bene allo spirito.

Leggo volentieri in pubblico, e ogni tanto lo faccio.


Ho scritto opuscoletti l’Op.Le.Po. (Opificio di Letteratura Potenziale): Morti fortunati (2001), Il romanzo equivoco (2004) e Manghiscoli (2006). Sono nato a Reggio Emilia, ma ho vissuto la maggior parte della vita a Bologna, dove ho anche insegnato all’università. Libri che ho scritto: Il poema dei lunatici, Bollati Boringhieri 1987, Le tentazioni di Girolamo, Bollati Boringhieri 1991, I sette cuori, Bollati Boringhieri 1992, Vite brevi di idioti, Feltrinelli 1994, Cirenaica, Einaudi 1999 (ried. come La valle dei ladri, Quodlibet 2014), Gli scrittori inutili, Feltrinelli 2002 (Guanda 2010), Storia naturale dei giganti, Guanda 2007, Il limbo delle fantasticazioni, Quodlibet 2009, Guida agli animali fantastici, Guanda 2011, Il pensatore solitario, Guanda 2015, Gli eremiti del deserto, Quodlibet 2016, La galassia dei dementi, La Nave di Teseo 2018. Storie vere e verissime 2019, La madre assassina 2021 e Il gran bugiardo 2023; Manualetto per la prossima vita, Quodlibet 2024".

Fedro People

Ray

Coen

E' un polistrumentista irlandese nato a Sligo, capace di coniugare con naturalezza tradizione celtica e sensibilità cantautorale. Chitarrista e violinista, voce calda e presenza magnetica, ha attraversato per anni la scena folk europea con progetti originali e collaborazioni di prestigio. È membro stabile dei No Crows, ensemble multiculturale con base in Irlanda, e da tempo condivide il palco con Steve Wickham, storico violinista dei Waterboys, in un duo che unisce radici e sperimentazione.

Musicista e Cantautore


Con il suo progetto solista ha pubblicato Out of Sight, disco raffinato che mette in luce il suo talento compositivo, tra ballate intime e brani acustici dal forte impatto emotivo.


Fedro People

Pierangelo

Consoli

E' uno scrittore italiano nato nel 1981 a Sparanise, in provincia di Caserta. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Moderne presso l'Università Federico II di Napoli, si è trasferito a Salerno, dove vive con la sua famiglia. Nel 2020 ha vinto il Torneo Letterario IoScrittore, promosso dal Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, nella sezione e-book.



Ha pubblicato diversi romanzi che spaziano tra narrativa contemporanea, romanzo di formazione e sperimentazione letteraria.

Scrittore


Fra le sue opere più significative vanno citate:


Salvarsi la vita (Nuova Editrice Berti, 2024): Un romanzo di formazione che racconta la storia di Arturo, un ventenne che, dopo il suicidio della madre, cerca di ricostruire la propria esistenza. Attraverso nuove amicizie e sentimenti contrastanti, Arturo intraprende un percorso di crescita personale.


Come il buio per le stelle (IoScrittore, 2020): Pubblicato in formato e-book, questo romanzo ha vinto il Torneo Letterario IoScrittore nel 2020. La storia esplora temi di smarrimento e lutto, mostrando come l'affidarsi agli altri possa aiutare a superare momenti difficili.


Salta tutto (Salento Books, 2016): La vicenda di Mario Mortacci, un ex maestro elementare che, copiando i temi dei suoi alunni, diventa un famoso scrittore di romanzi per ragazzi.

Il libro offre una riflessione ironica sul successo e sull'identità.


La banda dei peggiori (Sacco, 2016): Un thriller anomalo ambientato a Napoli, che mescola visioni surreali e critica sociale. Il protagonista, Luca Majorana, ha delle visioni che lo portano a confrontarsi con personaggi reali e immaginari.


Replicare (Giraldi Editore, 2010): Un'opera che esplora le dinamiche della ripetizione e dell'identità, attualmente di difficile reperibilità.


Personae (Giraldi Editore, 2006): Il suo romanzo d'esordio, che indaga le molteplici sfaccettature dell'identità umana.


La telemetria dei corpi in movimento (Cerchi, 2015): Un progetto multimediale che combina narrativa e musica, realizzato in collaborazione con Alessandro Capasso e Giuseppe D'Alessandro.

Fedro People

Francesco Costa

E' giornalista e direttore del giornale online «il Post». Esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo. Dal 2015 cura il progetto giornalistico «Da Costa a Costa», composto da una newsletter e da un canale su YouTube.

 

È stato autore e volto della miniserie televisiva «The American» per DAZN.

 

Dal 2021 conduce il podcast giornaliero «Morning», una rassegna stampa commentata che ha raccolto quattro premi agli Italian Podcast Awards. “Racconti Americani” è il titolo dell’incontro con Francesco Costa, acuto osservatore della politica USA, incalzato dalle domande di Gaetano Rizzuto in un appassionante dialogo sul presente e il futuro dell’America. Un viaggio tra crisi, leadership e grandi trasformazioni che stanno cambiando il volto degli Stati Uniti, tra conflitti sociali, nuove sfide globali e tensioni interne. Spazio anche

a uno scenario suggestivo: l’arrivo di un nuovo Papa americano.

 

Giornalista e Scrittore




Francesco Costa ha scritto:


-  "Questa è l'America"

-  "Una storia americana"

-  "Frontiera"

Fedro People

Crownsroads

THE CROWSROADSsono un duo folk-rock-blues italiano dal sound essenziale, ruvido e coinvolgente, formato dai fratelli Matteo (chitarra, voce) e Andrea Corvaglia (armonica, voce). Vincitori dell’Italian Blues Challenge 2022 e rappresentanti ufficiali dell’Italia alla European Blues Challenge 2023 di Chorzów (Polonia), hanno aperto i concerti italiani di Judith Owen, Stef Burns, Frankie Chavez, Treves Blues Band, Robben Ford, Steve Forbert, John Popper & Jono Manson, Larry Campbell & Teresa Williams, Popa Chubby, Danny Bryant, Gnola Blues Band. Nei loro lavori in studio hanno collaborato con Sarah Jane Morris, Jono Manson, Frankie Chaveze F.lli


Musicista

La Bionda/DD Sound. All'inizio del 2024 è uscito Spaceship, il quarto capitolo della loro discografia, frutto di una nuova ricerca sonora. L'album è disponibile in cd e digitale e, dall'estate 2025, anche in vinile.

Fedro People

Dalla Banda

Musicisti

DALLA BANDA nacque negli anni ‘90 come un progetto di sperimentazione musicale, un modo per Lucio Dalla di esplorare le possibilità offerte da strumenti diversi e di coinvolgere musicisti di varia provenienza e formazione. Il nome stesso, Dallabanda, suggerisce già un’idea di fusione e di contaminazione, unendo il cognome dell’artista con il termine “banda”, che evoca un ensemble strumentale


aperto, variegato e vivace. Lucio Dalla, con la sua sensibilità artistica, guidava il gruppo con un approccio di libertà creativa, lasciando spazio all’improvvisazione

e alla complicità tra i musicisti. Questo ensemble ha permesso di reinterpretare brani


già noti, di creare nuove composizioni e di mettere in scena performance dal forte impatto visivo e sonoro. Uno degli aspetti più interessanti della Dallabanda è la capacità di fondere generi diversi: jazz, rock, musica etnica, musica elettronica e classica si incontravano nel suo sound. Le collaborazioni della Dallabanda includevano anche artisti di diversa estrazione, creando un ponte tra generazioni e

stili.


Questa rete di incontri musicali arricchiva ulteriormente il progetto, rendendolo un laboratorio di creatività. La musica della Dallabanda non è solo uno sfogo artistico, ma anche un modo di comunicare e di condividere valori di libertà, apertura e innovazione. Nonostante la sua natura di progetto sperimentale, la Dallabanda ha lasciato un segno importante nel panorama musicale italiano e tra i fan di Dalla. Le performance sono spesso caratterizzate da grande spontaneità e coinvolgimento emotivo, rendendo ogni concerto un evento unico. La band ha anche partecipato a varie produzioni, registrazioni e festival, contribuendo a mantenere vivo il patrimonio artistico di Dalla e a promuovere la sua idea di musica come linguaggio universale.

 

Fedro Youngers

Data Zero

Musicisti

I DATA ZERO raccontano:

 

“All’ età di 13 anni, nel luglio del 2018, conosciuti tra i banchi di scuola, ci unimmo (quasi per gioco) per creare una band composta ai tempi da 4 elementi.

 

Oggi invece la nostra band è composta da 5 membri: Giulia Cantoni alla voce, Sebastian Cavagni alla chitarra, Vittorio Lanzi al violoncello e alla tastiera, Riccardo Mattei al basso e Elia Anferri alla batteria.

 

Tutti e cinque suoniamo da quando eravamo ragazzini e abbiamo raggiunto un livello che ci sta permettendo di sperimentare con varie tecniche, tempi, tonalità, generi e sonorità. Nella ricerca di un nostro stile ci siamo ispirati alla vecchia scuola dei Beatles, Led Zeppelin, Fleetwood Mac, così come ad artisti più recenti: Muse, System of a Down, Polyphia, Tool...

Tutto questo, unito al suono del violoncello, creano un contrasto che valorizza e caratterizza ilnostro stile. Dopo i primi anni in cui ci siamo cimentati nell’esecuzione di cover, tra il 2022 ed il 2023 abbiamo pubblicato i nostri primi lavori discografici: il singolo intitolato “Light of the sunrise” (2 Dicembre 2022) e l’album “Surreal” (31 Marzo 2023). L’ultimo singolo, uscito il 26 Maggio 2024, s'intitola “Sweat”. Il nostro sogno è quello di continuare a suonare insieme coltivando questa passione e condividendo le nostre emozioni tramite la musica.”

 

Fedro People

Gian Luigi

De Rosa

Fiori artificiali di Luiz Ruffato: traduzione italiana del romanzo dell'autore brasiliano, pubblicata da La Nuova Frontiera.

 

Di me ormai neanche ti ricordi di Luiz Ruffato: altra traduzione italiana di un'opera di Ruffato, edita da La Nuova Frontiera.

 

Frammenti di donna (Guida, 1999): una raccolta di poesie dell'autore.

 

Poemi andini di Juan Luis de la Guerra (Age-Alfredo Guida Editore, 1996): una raccolta poetica pubblicata sotto lo pseudonimo di Juan Luis de la Guerra

Scrittore




Le Opere principali che Gian Luigi De Rosa ha pubblicato sono numerosi saggi e traduzioni. Tra le sue opere più rilevanti:

 

Mondi doppiati. Tradurre l'audiovisivo dal portoghese tra variazione linguistica e problematiche traduttive (Franco Angeli, 2012): un saggio che analizza le sfide della traduzione audiovisiva dal portoghese, con particolare attenzione alla variazione linguistica.

 

Sulla bocca della gente. Racconti dal Brasile del XXI secolo (Nova Delphi Libri, 2024): una raccolta di racconti di autori brasiliani contemporanei, tra cui Luiz Ruffato, Eliane Potiguara e Zenite Astra, che offre uno spaccato della narrativa brasiliana attuale.

è un accademico, traduttore e autore italiano, attivo principalmente nei campi della linguistica portoghese, della traduzione e della letteratura brasiliana contemporanea.

 

È docente di Lingua Portoghese presso l'Università del Salento e ha conseguito un dottorato di ricerca in "Culture e Istituzioni dei paesi di lingue iberiche in età moderna e contemporanea" presso l'Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” nel 2004.

Fedro People

Jeffrey

Deaver

Il primo romanzo della serie è stato adattato nel film "Il collezionista di ossa" (1999) con Denzel Washington e Angelina Jolie.

 

Serie di Colter Shaw. Colter Shaw è un investigatore itinerante specializzato nel ritrovamento di persone scomparse. I romanzi della serie includono:

  • Il gioco del mai (2019)
  • Gli eletti (2020)
  • La mappa nera (2022)
  • Tempo di caccia (2023)
  • South of Nowhere (2025)

 

La serie ha ispirato la serie televisiva "Tracker", trasmessa nel 2024.

Scrittore


Jeffery Deaver ha ricevuto numerosi premi nel corso della sua carriera, tra cui:

  • Nero Wolfe Award per Il collezionista di ossa (1999)
  • Ian Fleming Steel Dagger Award per Il giardino delle belve (2004)
  • International Thriller Award per I corpi lasciati indietro (2009)
  • Grand Master Award dalla Mystery Writers of America (2021)


Fra le opere più famose:

 

Serie di Lincoln Rhyme che ha come protagonista Lincoln Rhyme, un criminologo tetraplegico, e la detective Amelia Sachs. Tra i titoli più noti:

  • Il collezionista di ossa (1997)
  • La sedia vuota (2000)
  • La luna fredda (2006)
  • La mano dell'orologiaio (2023)

E' un autore statunitense di fama internazionale, noto per i suoi thriller intricati e ricchi di colpi di scena.

 

Nato il 6 maggio 1950 a Glen Ellyn, Illinois, Deaver ha conseguito una laurea in giornalismo presso l'Università del Missouri e successivamente una laurea in giurisprudenza alla Fordham University. Prima di dedicarsi completamente alla scrittura, ha lavorato come giornalista e avvocato a Wall Street. Nel 1990 ha abbandonato la carriera legale per concentrarsi sulla narrativa, diventando uno degli autori di thriller più apprezzati a livello mondiale. Le sue opere sono state tradotte in oltre 25 lingue e vendute in più di 150 paesi.

Fedro People

Riccardo

Ferrini

E' un chitarrista emiliano-romagnolo che si dedica al suono del sud degli
Stati Uniti da anni. Vibra l’anima ruvida ed essenziale del Mississippi, dal Blues del Delta fino al Rag time dell’amata New
Orleans. Chitarra di ferro, collo di bottiglia tagliato e radici.

Musicista

Negli anni ha condiviso palchi di numerosi blues festivals con artisti
nazionali e internazionali come Fabio Treves, Tommy Emmanuel,
Eric Sardinas, Diunna Greenleaf, Malvin Taylor, Andrea Braido,
Andy J.Forest, Roberto Luti, Zakiya Hooker, Nine Below Zero etc..
Appena tonato da un tour in Louisiana e nuovamente in partenza per gli stati del Sud crea un ponte tra il Santerno e il Mississippi, sotto il quale con una resofonica e una slide ci si può perdere,
confondendo la romagna con le umide paludi colme di alligatori di
una terra intrisa di musica e leggende.

Fedro People

Elio

Elio, pseudonimo di Stefano Belisari, è un musicista, cantante e personaggio televisivo italiano, noto soprattutto come il frontman del gruppo Elio e le Storie Tese.

 

Nel 1980 fonda Elio e le Storie Tese (EELST), band celebre per la sua comicità surreale, virtuosismo musicale e abilità di parodia. La loro musica mescola pop, rock, progressive, jazz e musica colta con testi ironici e satirici. Il gruppo ha raggiunto la grande popolarità negli anni '90, partecipando al Festival di Sanremo nel 1996 con La terra dei cachi (secondo posto).

 

Elio è noto anche per il suo ruolo di giudice a X Factor, per le sue campagne di sensibilizzazione sociale (come quella sull'autismo) e per l'attività teatrale e televisiva

Personaggio televisivo,

Musicista e Cantante

Il brano riflette ironicamente sulla società contemporanea che spinge a essere sempre felici, sorridenti e performanti, mettendo al bando emozioni naturali come la tristezza.

Con lo stile provocatorio tipico del gruppo, la canzone dice:

 

“Viva la tristezza! Viva la malinconia! Viva il male di vivere!”


 

Questa affermazione paradossale smaschera l’ipocrisia della cultura dell'ottimismo forzato e celebra la tristezza come parte fondamentale dell’esperienza umana – un’emozione che può renderci più profondi, più empatici e più veri.

 

La comicità serve a fare critica sociale, in questo caso contro il consumismo emozionale, i media e la psicologia da social network che reprime il dolore.

 

"La rivalutazione della tristezza" è una satira intelligente e poetica, che invita a non vergognarsi di essere tristi, ma anzi a riconoscerne il valore esistenziale. Una riflessione moderna, profonda, mascherata da umorismo.

Fedro People

David

Ford

David Ford non scrive canzoni, costruisce confessioni. Cantautore britannico con l’anima in bilico tra poesia e politica, ha saputo trasformare la solitudine creativa in un’arma potente, dando voce a una generazione disillusa ma non arresa. Dopo gli esordi con gli Easyworld, band indie del primo Duemila, ha intrapreso un cammino solista coraggioso, lontano dai riflettori facili e vicino alle verità più scomode.

Musicista

e cantautore


La sua musica è una miscela esplosiva di folk, blues urbano e rock nervoso, attraversata da testi lucidi, ironici, spesso amari. Ford è il classico cantautore che non ha bisogno di effetti speciali: armato di chitarra, piano e loop station, riesce da solo a creare un’orchestra, costruendo sul palco spettacoli ipnotici dove si fondono rabbia, tenerezza e lucidità.

Album dopo album – da I Sincerely Apologise for All the Trouble I’ve Caused a May You Live In Interesting Times – ha continuato a raccontare l’epoca in cui viviamo con uno sguardo da cronista e un cuore da poeta. La sua canzone “State of the Union” è diventata manifesto underground per chi non si riconosce nel sistema ma non ha smesso di credere nella forza delle parole.


David Ford è la voce di chi resiste, di chi sbaglia, di chi sogna. Non cerca il consenso, cerca il confronto. E in un panorama musicale sempre più omologato, la sua presenza è una boccata d’aria ruvida, ma necessaria.

Fedro People

Alberto

Fortis

Atore prolifico e musicista raffinato, ha inciso dischi in tutto il mondo, collaborato con giganti della scena internazionale, e pubblicato libri di poesie che sono l’altra metà della sua anima. Fortis è un artista che non cerca il centro del palcoscenico ma lo abita con verità: le sue parole, le sue note, anche quando dissonanti, raccontano sempre qualcosa che vale la pena ascoltare.

Musicista

e cantautore


Nato a Domodossola ma cresciuto artisticamente tra Londra, Los Angeles e l’Italia più colta e musicale, ha attraversato epoche e mode rimanendo sempre fedele a una scrittura piena di immaginazione e teatralità. Le sue canzoni, spesso costruite come piccoli racconti, mischiano pop sinfonico, inflessioni rock, accenti lirici e una vena autobiografica che non ha mai avuto paura di esporsi.


C’è chi scrive canzoni e chi costruisce piccoli mondi in cui rifugiarsi. Alberto Fortis appartiene alla seconda categoria. Cantautore, pianista e poeta, è una delle voci più intense e irregolari della musica italiana, capace di trasformare la fragilità in forza creativa e la rabbia in melodia. Esploso alla fine degli anni Settanta con brani come Milano e Vincenzo e La sedia di lillà, Fortis ha subito imposto uno stile personale, in bilico tra slanci visionari e introspezione spietata.



Fedro People

Freebo

C’è chi il basso lo suona per riempire un vuoto, e chi – come Freebo – lo suona per dare profondità al silenzio. Dietro questo nome d’arte si nasconde Daniel Friedberg, musicista americano che ha riscritto le regole del ruolo di bassista: non più semplice accompagnatore, ma vero narratore del ritmo. Negli anni ’70 è stato il cuore pulsante di Bonnie Raitt, con cui ha suonato per quasi un decennio, contribuendo con il suo inconfondibile basso fretless a definire un sound caldo, viscerale, pieno di soul.

Musicista


Ma Freebo non è solo un sideman d’eccezione. Dopo aver prestato le sue corde a Crosby, Stills & Nash, John Mayall, Ringo Starr, Maria Muldaur e Neil Young, ha scelto di mettersi in prima linea, voce e penna alla mano. Le sue canzoni, ironiche e struggenti, raccontano di amore, di empatia, di legami umani (e animali), con la stessa delicatezza con cui ha sempre saputo accompagnare gli altri.


In lui convivono due anime: quella del musicista impeccabile, capace di fondersi in ogni contesto, e quella del cantautore gentile, che canta come se stesse confidando un segreto al pubblico. Freebo è un esempio raro di coerenza artistica e umanità, uno di quei musicisti che non hanno mai cercato la luce dei riflettori, ma l’hanno sempre accesa su ciò che conta davvero: la verità di una buona canzone.

Fedro People

Alessia 

Galeotti

E' nata a parma dove inizialmente ha studiato canto lirico per poi continuare a milano sotto la guida della cantante jazz Tiziana Ghiglioni. Nonostante i suoi 35 anni appena, vanta una carriera già di grande respiro. Non per niente a soli 11 anni già debuttava in teatro, a 18 cantava col suo primo gruppo di samba e bossanova.

 

Cantante

Corista di musicisti e cantanti (fra cui Alexia, Jenny B, Aida Cooper, Gatto Panceri, Mario Biondi), da anni collabora con alcune big band: jazz art orchestra, c.b. band, e Mantova studio big band, con la quale ha cantato a fianco di musicisti del calibro di Hengel Gualdi, Emilio Soana, Fabrizio Bosso, Massimo Manzi, Ellade Bandini, Tullio De Piscopo, Roberto Gatto e tanti altri.


Numerose le partecipazioni a importanti festival jazz con varie formazioni e le collaborazioni con diversi gruppi e musicisti fra i più importanti sulla scena jazz, soprattutto emiliana. alessia si dedica parallelamente all’insegnamento del canto moderno già da 12 anni, portando la sua esperienza in numerose scuole di musica − a Parma, Guastalla, Correggio e Reggio Emilia Ma Anche Torino, Piacenza e Al Momento Viadana.

Fedro People

Veronica

Galetta

è una scrittrice italiana nata a Siracusa nel 1971. Ha trascorso parte dell'infanzia a Ozieri, in Sardegna, e attualmente vive a Livorno. Laureata in ingegneria civile idraulica all'Università di Catania, ha conseguito un dottorato di ricerca nella stessa disciplina. Prima di dedicarsi completamente alla scrittura, ha lavorato per quasi vent'anni come ingegnere idraulico per un ente pubblico

 

Scrittrice



Opere principali

- Le isole di Norman (2020): Romanzo d'esordio che ha vinto il Premio Campiello Opera Prima e finalista alla XXVIII edizione del Premio Calvino.

- Nina sull'argine (2021): Finalista al Premio Strega 2022, questo romanzo esplora temi legati al lavoro e all'identità femminile.

- Pelleossa (2023): Ambientato in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale, il romanzo è ispirato alla figura dello scultore Filippo Bentivegna.

- Malotempo (2025): Racconta la storia di Paolino Rasura e del suo ritorno al paese natale, affrontando temi di memoria e appartenenza

Veronica scrive: "Se dovessi ricostruire la mia vita in maniera letteraria, di certo il primo elemento sarebbero i luoghi. Sono nata in Sicilia per caso o per volontà altrui, che poi forse è la stessa cosa; la mia famiglia infatti viveva già in Sardegna, a Ozieri, dove sono stata fino alla terza elementare. Poi il ritorno in Sicilia. Siracusa, fino al liceo, Catania per l’università, Genova per il dottorato, Parma per il primo lavoro, Livorno per un altro lavoro ancora, e il cambiamento. La Sicilia, Siracusa, l’isola di Ortigia, rimangono un punto fermo del mio immaginario, con il quale, come tutti i siciliani, confrontarmi e fare i conti.


Ho sempre in cantiere delle storie. Le storie mi fanno compagnia, mi consolano, mi danno coraggio. Storie con i bambini, ragazzi, storie nere, storie a Livorno, la città in cui vivo da diversi anni e per la quale coltivo, nonostante tutto, il mio occhio estraneo. Sull’isola di Ortigia ho ambientato il mio primo romanzo Le isole di Norman, già finalista nella XXVIII edizione del Premio Calvino nel 2015, pubblicato nella primavera 2020 per i tipi di Italo Svevo Edizioni, premiato al Premio Campiello Opera Prima 2020, nella cinquina dei finalisti della 5° edizione del Premio Fondazione Megamark 2020 e nella sestina dei finalisti del Premio Wondy di letteratura resiliente 2021.


Ho fatto studi scientifici. Sono laureata in ingegneria civile idraulica, ho un dottorato in ingegneria idraulica, ho lavorato con fiumi e con mari. Nonostante io non eserciti più da qualche anno, l’idraulica fluviale resta il mio grande amore, e a lei ho dedicato il mio secondo romanzo, Nina sull’argine, uscito nell’ottobre del 2021 per i tipi di minimum fax, che ha vinto il Premio Letteratura d’Impresa 2022, è stato finalista alla LXXVI edizione del Premio Strega, finalista al Premio Città di Leonforte, finalista del Premio The Bridge, finalista del Premio Dolores Prato e del Premio Clara Sereni.


"Quella dell’ingegnere è una formazione che mi porto dietro quando scrivo, quando penso, quando osservo la realtà, perché c’è un’analogia fra chi scrive e chi fa, nel piacere di ver crescere la tua creatura, piastra su piastra, bullone dopo bullone, solida, necessaria, simmetrica e adatto allo scopo, e dopo finita la riguardi e pensi che forse vivrà più a lungo di te, e forse servirà a qualcuno che tu non conosci e che non ti conosce". Sono parole di Primo Levi, il primo per me fra gli scrittori che vengono da un altro mondo. A questa commistione, al come suona la parola tecnica in letteratura, dedico parte dei miei studi, portando in giro seminari e conferenze, in particolare nelle facoltà scientifiche e negli istituti tecnici, nella convinzione che la letteratura possa aiutare a essere dei professionisti migliori. Più consapevoli, più empatici.


Ho scritto racconti pubblicati su riviste on line e cartacee. Ho scritto reportage narrativi contenuti nei volumi collettivi: in Circospetti ci muoviamo, per i tipi di effequ; ne Gli estinti, per CTRL magazine; in Toscana, l’atelier della bestemmia, per i tipi di Les Flaneurs edizioni; in Scritture migranti, per l’Università di Bologna. Gli ultimi tre sono raccolti in questo sito sotto il cappello di Trilogia della città, perché sono tre modi diversi di osservare la città di Livorno.


Ho scritto la prefazione al romanzo La madre di Grazia Deledda, per i tipi di Alessandro Polidoro Editore. Il mio terzo romanzo, Pelleossa, già finalista alla III edizione del Premio Neri Pozza, è uscito per i tipi di minimum fax nel 2023. Racconta la storia di un paesino immaginario di nome Santafarra, che nella Sicilia dell’immediato dopoguerra vive e partecipa ad avvenimenti grandi e piccoli della storia di tutti. Una storia corale che segue le vite di diverse famiglie, al quale è seguito Malotempo, il mio quarto romanzo, uscito nel marzo del 2025 sempre per i tipi di minimum fax, che racconta il paese e i suoi abitanti a distanza di vent’anni".

Fedro People

Gaia

E' una delle cantautrici più interessanti del panorama musicale attuale, versatile e poliedrica, capace di fondere italiano e portoghese dando voce alle sue forti origini brasiliane. Il suo nuovo disco “rosa dei venti” esce venerdì 21 marzo: 13 tracce tra cui le speciali collaborazioni con Capo Plaza, Guè, Lorenzza e Toquinho. Il 7 maggio 2025 si esibirà al Fabrique di Milano con uno speciale concerto-evento.

 

Cantante


.

Dopo un 2024 di grandi successi inaugurato con il singolo “Tokyo” al primo posto in radio nella classifica Earone, proseguito con “Dea Saffica” – brano manifesto, e “Sesso e samba” in coppia con Tony Effe, assoluta hit dell’estate al primo posto in Fimi per 12 settimane consecutive e certificata 4 Platino, Gaia è tornata in gara al Festival di Sanremo nell’edizione 2025 con “CHIAMO IO CHIAMI TU”, dopo la partecipazione nel 2021 con “Cuore Amaro” e nel 2024, nella serata delle cover al fianco di Big Mama, Sissi e La Niña, sulle note di “Lady Marmalade”.

A coronare gli importanti risultati raggiunti, è stata proclamata a settembre 2024 “Hitmaker of the year” nella prima edizione italiana dei “Billboard Women in Music”.

Ha seguito il debutto all’Ariston del 2021, la pubblicazione del suo primo singolo internazionale “Boca feat. Sean Paul" e del suo secondo album in studio “Alma”. Il suo album di debutto “Nuova Genesi” è uscito invece nel 2020, contenente i singoli “Chega” e “Coco Chanel”.

 

Nel 2023 ha calcato i palchi di tutta Italia, protagonista dell’opening act del tour di Elodie, e ha ricoperto il ruolo di doppiatrice in “Wish” per Walt Disney Animation Studios svelando un lato inedito di sé.

Fedro People

Francesco

Garolfi

è un chitarrista, compositore, arrangiatore e produttore tra i più interessanti e raffinati della scena indipendente. Conosciuto per la sua eleganza e la sua duttilità, ha diviso il palco e registrato in Italia e all’estero con artisti di fama internazionale, interpretando svariati generi musicali con sensibilità e personalità distintive. Dal blues al rock, dall’indie al prog, dalla world music alla musica d’autore, dalla musica popolare alla classica contemporanea, passando per le sonorizzazioni per il cinema e la pubblicità e la musica per il teatro e la letteratura. 


Ha ottenuto riconoscimenti da pubblico e critica, da artisti e produttori, tra cui Peter Walsh (Produttore di Peter Gabriel, Scott Walker, Simple Minds, Miguel Bosé), Joe Boyd (produttore di Pink Floyd, Nick Drake, John Martyn), Eric Bibb, Luther Dickinson e Jonny Lang (punte di diamante del blues contemporaneo), Gil Dor (chitarrista di Noa), Ernesto De Pascale che l’ha definito “il Ry Cooder italiano”, William Ferris (esperto mondiale di storia americana, musica afro-americana e folklore) e Francesco De Gregori (per l’interpretazione strumentale de La Donna Cannone presente nel disco di Garolfi “Un Posto Nel Mondo”).

Musicista e compositore


Ha all’attivo due tour negli Stati Uniti, che l’hanno visto esibirsi nei club storici di Mississippi, Tennessee, Arkansas, Texas, New Jersey, Connecticut, Woodstock, New York e partecipazioni a trasmissioni televisive, radiofoniche e a prestigiosi Festival internazionali in Italia e all’estero.

Collaboratore di Cristina Donà, cantautrice vincitrice del Premio Ciampi e del Premio Tenco, in aggiunta al suo gruppo Francesco Garolfi 4et, ha suonato e registrato, tra gli altri, con Maud e Garth Hudson di The Band, Niccolò Fabi, Massimo Bubola, Eric Bibb, Guy Davis, Otis Taylor, Bob Brozman, Bob Margolin (Muddy Waters Band), Ponty Bone (The Clash, Tom Petty & The Heartbreakers, Joe Ely), Rob Paparozzi (The Original Blues Brothers Band, Blood Sweat and Tears), Andy White, Maxophone, Ernesttico Rodriguez (Pat Metheny, Pino Daniele, Eros Ramazzotti, Jovanotti), Maurizio Camardi (Antonella Ruggiero, Paolo Fresu), Giovanni Falzone, Piero Monterisi (PFM, Daniele Silvestri, Max Gazzè), Lightin’ Malcolm, Ronnie Jones, PLion, Fabio Treves, Fabrizio Poggi & Chicken Mambo, Turututela.


Ha inciso 7 album a suo nome, di cui i più recenti “Un Posto Nel Mondo” e “Wild” interamente composti, suonati, registrati e prodotti artisticamente da lui solo. Ha vinto a pieni voti il Festival Internazionale – Challenge “Out of the Blue’s” a St. Moritz, superando, da solo, band italiane ed europee, ha raggiunto la finale dell’EBC 2017 e conseguito l’Italian Blues Award 2019. Ha interpretato la sua composizione “Notte di Stelle” di fronte al Pontefice Benedetto XVI e a 400.000 persone (in mondovisione), in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie 2012.

Collabora con il teatro, coniugando il mondo blues alla letteratura dell’Alligatore, personaggio nato dalla penna di Massimo Carlotto e con altri scrittori in reading e performance. Collabora inoltre con il mondo del fotogiornalismo d’autore: The River Journal Project, presentato a EXPO Padiglione USA e alla Mole Antonelliana ed è ambasciatore musicale dell’Italy Photo Award, con cui si esibisce al MACRO di Roma e al Mausoleo della Bela Rosin di Torino.

La sua musica originale incontra l’arte con l’esibizione nel celebre Teatro Burri al Castello Sforzesco, per una rassegna della Triennale di Milano e la collaborazione con il Maestro Alessandro Busci per l’inaugurazione della sua personale Steel Gardens, presso la Galleria Antonia Jannone di Milano.

Dal 2019 è stato riconosciuto Godin Artist e Aer Artist a fianco di nomi come Roger Waters, Al Di Meola, Paco De Lucìa, Billy Corgan, Bill Frisell, Kirk Hammett, John Mc Laughlin, David Crosby, Bruce Cockburn, Brian May, Neal Schon, Doyle Dikes, Sylvain Luc, Robin Finck, Jeff Tweedy, Steve Stevens, Tommy Emmanuel, Eric Johnson, Jerry Douglas e molti altri.

pean Blues Challenge di Spalato.

Nel 2019, conclude la realizzazione del suo nuovo disco strumentale, seguito ideale del precedente Wild. Raccolte, inoltre, le idee musicali e i testi collezionati in anni di tour, registra e pubblica SONO SOLO, singolo e video che anticipa il suo primo album di brani inediti in italiano, caratterizzato dal mix tra cantautorato e influenze d’oltreoceano, evidenti nell’uso della lap steel guitar (nello stile di Ben Harper, David Lindley, Ry Cooder) e del fingerpicking.


I suoi brani inediti vengono selezionati per la finale del Premio letterario InediTO Colline di Torino 2019, Alexander Langer 2020 e per la semifinale del Premio L’Artista Che Non C’Era 2019 e gli fruttano la vittoria in una serata speciale di Arezzo Wave 2023.

Nel 2020 sul set della fiction di Rai2, L’Alligatore, dedicata all’omonimo personaggio protagonista dei romanzi di Massimo Carlotto in cui, insieme a Maurizio Camardi interpreta se stesso, con un brano di loro composizione, Trouble. A dicembre, in concomitanza della programmazione televisiva della fiction, esce su tutte le piattaforme digitali il singolo Trouble, a firma Garolfi/Camardi.

Nel 2022 cura la colonna sonora originale del podcast RaiPlaySound Original dal titolo Nelle Tracce Del Lupo, degli autori Davide Sapienza e Lorenzo Pavolini, presentato alla Festa del Cinema di Roma e al Torino Film Festival. Nello stesso anno l’etichetta francese Wagram seleziona la sua versione di Waiting For The Sun e la include nell’album celebrativo The Doors In Jazz.


Nel 2024 realizza Thin Ice, la colonna sonora originale del podcast RaiPlaySound Orginal dal titolo Ghiaccio Sottile (Sapienza, Pavolini), premiato con l’Italian Podcast Award nella categoria Green. Nello stesso anno apre i concerti di Edoardo Bennato e suona sul mainstage di Estate in Castello, al Castello Sforzesco di Milano. Produce, inoltre, con Fedro, il suo nuovo spettacolo teatrale/musicale dal titolo “Da Elmore James a Jimi Hendrix”, che debutta al teatro Duse di Cortemagiore.


Nel 2025 rappresenta l’Italia all’European Blues Challenge di Spalato.

Fedro People

Alex "kid" 

Gariazzo

Nato a Biella il 25 maggio 1972, Alex “Kid” Gariazzo si è affermato come una delle voci più autorevoli del blues italiano. Autodidatta nel canto e nella chitarra, ha affinato le sue capacità tecniche nel flatpicking e suoni acustici, grazie allo studio e all’esperienza diretta.


Dal 1995 è volto e anima musicale della storica Treves Blues Band, il leggendario gruppo fondato da Fabio Treves, con il quale ha registrato numerosi album e affrontato oltre mille concerti in Italia e all’estero . Nella band affianca strumenti acustici come mandolino, banjo, ukulele, lap steel e chitarre elettriche, mostrando una versatilità inusuale sul panorama italiano.


Musicista


Musicista a tutto tondo, è anche produttore e coautore: ha collaborato in progetti come “Blues for Tibet”, prodotto artisti emergenti e curato l’album “Un’ora d’aria” di Carlo Pestelli . In ambito didattico, tiene seminari su blues e musica popolare, oltre ad aver co‑firmato “I 100 dischi ideali per capire il blues” (Ed. Riuniti, 2001) .

Apprezzato sia per la tecnica chitarristica raffinata sia per la voce cristallina, Alex “Kid” Gariazzo è considerato una colonna portante del blues italiano contemporaneo, capace di mescolare tradizione e innovazione con eleganza e passione sul palco e in studio

Fedro People

Ilaria Gasparri

Nato a Biella il 25 maggio 1972, Alex “Kid” Gariazzo si è affermato come una delle voci più autorevoli del blues italiano. Autodidatta nel canto e nella chitarra, ha affinato le sue capacità tecniche nel flatpicking e suoni acustici, grazie allo studio e all’esperienza diretta.


Dal 1995 è volto e anima musicale della storica Treves Blues Band, il leggendario gruppo fondato da Fabio Treves, con il quale ha registrato numerosi album e affrontato oltre mille concerti in Italia e all’estero . Nella band affianca strumenti acustici come mandolino, banjo, ukulele, lap steel e chitarre elettriche, mostrando una versatilità inusuale sul panorama italiano.


Scrittrice


Musicista a tutto tondo, è anche produttore e coautore: ha collaborato in progetti come “Blues for Tibet”, prodotto artisti emergenti e curato l’album “Un’ora d’aria” di Carlo Pestelli . In ambito didattico, tiene seminari su blues e musica popolare, oltre ad aver co‑firmato “I 100 dischi ideali per capire il blues” (Ed. Riuniti, 2001) .

Apprezzato sia per la tecnica chitarristica raffinata sia per la voce cristallina, Alex “Kid” Gariazzo è considerato una colonna portante del blues italiano contemporaneo, capace di mescolare tradizione e innovazione con eleganza e passione sul palco e in studio

Fedro People

Rafael Gayol

Dietro ogni grande canzone c’è un ritmo che la sostiene, spesso silenzioso ma essenziale. E dietro quel ritmo, a volte, c’è Rafael Gayol. Nato a Città del Messico e cresciuto tra le luci e i suoni di Los Angeles, Gayol è un batterista che ha fatto dell’eleganza e dell’essenzialità la sua firma inconfondibile. Lo conoscono in tutto il mondo per essere stato il cuore pulsante della band di Leonard Cohen, col quale ha attraversato teatri, stadi e continenti, accompagnandone la voce profonda con un tocco sobrio e cinematografico.


Ma la sua storia va ben oltre. Poliedrico, raffinato, onnivoro di suoni, Gayol ha messo le sue bacchette al servizio di artisti come Charlie Sexton, BoDeans, Robbie Robertson, Joe Ely e Shawn Colvin. È uno di quei musicisti che sa farsi spazio con discrezione, che non ha bisogno di assoli per lasciare il segno. Il suo groove non invade: costruisce, sorregge, racconta.

 

Musicista

Sul palco è una presenza silenziosa e magnetica, in studio un architetto del suono. I suoi piatti Paiste e la sua batteria DW sono estensioni naturali di un musicista che ha trasformato il mestiere del batterista in una forma d’arte sobria, moderna, poetica. Rafael Gayol non suona soltanto: ascolta, respira e accompagna, con la delicatezza di chi conosce l’importanza del tempo — in musica come nella vita.

Fedro People

Gene Gnocchi

GENE GNOCCHI nato il 3 marzo 1960 a Bergamo, è un noto comico, attore, conduttore televisivo e scrittore italiano. La sua carriera inizia nel mondo dello spettacolo come cabarettista, distinguendosi per il suo stile ironico e satirico, spesso caratterizzato da un humor intelligente e pungente. Gnocchi ha partecipato a numerosi programmi televisivi di successo, tra cui “Mai dire Gol” e “Zelig”, dove ha consolidato la sua popolarità grazie alle sue imitazioni e monologhi. La sua capacità

di analizzare con sarcasmo e leggerezza temi di attualità, sport e cultura gli ha permesso di diventare una figura amata dal pubblico italiano.

 

Comico, Attore televisivo e 

Scrittore


Oltre alla televisione, ha scritto libri e ha recitato in teatro e cinema, dimostrando versatilità artistica. Gnocchi è anche conosciuto per il suo impegno nel sociale, spesso usando la comicità per sensibilizzare su temi importanti. La sua comicità, spesso leggera ma mai superficiale, gli ha valso numerosi riconoscimenti e un posto di rilievo nel panorama dello spettacolo italiano.


Con un approccio spontaneo e autentico, Gene Gnocchi continua a intrattenere e a riflettere sul mondo contemporaneo, rimanendo una figura di riferimento nel settore della comicità. La sua lunga carriera e il suo talento hanno fatto di lui uno dei volti più riconoscibili e apprezzati in Italia, capace di coniugare umorismo e approfondimento in modo originale e coinvolgente.

Fedro People

Domenico

Giorgi

primo piacentino a ricoprire il ruolo di Ambasciatore d’Italia in vari paesi del mondo, primo, tra l’altro, ad avere questo incarico a Kabul dopo l’inizio  dell’intervento internazionale a guida americana, dal 2002 al 2004. Una carriera diplomatica prestigiosa e affascinante la cui esperienza sarà fondamentale per comprendere al meglio gli scenari odierni.


Ambasciatore


E' un uomo dedito alla diplomazia e al servizio del nostro Paese nel mondo.


Nato a Piacenza nel 1952, Giorgi cresce tra le mura solide di una città che gli ha trasmesso il valore della sobrietà, del rigore e dell’impegno civico. Dopo gli studi classici, ha scelto di formarsi in una delle scuole più prestigiose d’Italia, la Facoltà “Cesare Alfieri” di Firenze, e ha poi ampliato la sua visione del mondo frequentando il Bologna Center della Johns Hopkins University, dove ha potuto respirare un’aria internazionale già da giovanissimo.


La sua carriera diplomatica inizia nel 1980: un percorso brillante che lo porta subito lontano. Il suo primo incarico è in Cina, a Pechino, un Paese allora in profonda trasformazione. Da lì si sposta a Bruxelles, dove lavora per la Rappresentanza italiana presso l’Unione Europea, prima come segretario commerciale, poi come consigliere.

Dopo una parentesi a Roma, dove ricopre incarichi delicati alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giorgi viene inviato a Ginevra come Primo consigliere presso la Rappresentanza Permanente d’Italia all’ONU. 


La sua carriera prende una piega decisiva nel 2002 quando viene nominato Ambasciatore d’Italia in Afghanistan.


 In un contesto internazionale estremamente delicato, in un Paese appena uscito dal regime talebano, Giorgi diventa la figura di riferimento della diplomazia italiana sul campo. Riapre l’ambasciata, avvia rapporti politici e culturali con le nuove autorità, e rappresenta l’Italia in una fase di ricostruzione complessa ma cruciale.

Dopo questa esperienza intensa e formativa, prosegue il suo percorso in Italia fino a quando, nel 2012, viene scelto come Ambasciatore a Tokyo, in Giappone. In questo incarico dà il meglio della sua sensibilità culturale, costruendo ponti non solo diplomatici ma anche artistici, storici, e umani tra il nostro Paese e il Giappone. In occasione del 150° anniversario delle relazioni diplomatichetra i due Paesi, promuove la pubblicazione di un bellissimo volume sulla storia dell’Ambasciata d’Italia a Tokyo e trasforma la residenza diplomatica in un vero e proprio salotto culturale.

Al termine del suo incarico, rientra in Italia. E nonostante la fine del servizio attivo, non smette mai di essere ambasciatore. Tiene conferenze, partecipa a dibattiti, contribuisce alla vita culturale della sua amata Piacenza, dove viene persino proposto come difensore civico per il suo spirito di servizio e la sua trasparenza.

Poliglotta, raffinato, colto, ma sempre schietto, sempre legato alle sue radici, Domenico Giorgi incarna la figura del diplomatico moderno: discreto ma incisivo, elegante ma concreto, riservato ma profondamente umano.

Un uomo che ha rappresentato l’Italia nei luoghi più lontani e nei momenti più delicati, con la testa sempre lucida e il cuore ben piantato in quella terra emiliana da cui tutto è cominciato.

.

Fedro People

Michele

Giuttari

E' uno scrittore e criminologo italiano, noto per i suoi romanzi gialli e thriller ispirati alla sua lunga carriera nella Polizia di Stato. Nato a Messina nel 1950, è stato dirigente della Squadra Mobile di Firenze e capo del gruppo investigativo che si è occupato del celebre caso del "Mostro di Firenze". Le sue indagini hanno avuto un forte impatto mediatico e sono state al centro di dibattiti giudiziari e giornalistici per anni.


Scrittore

e Criminologo


Dopo il pensionamento, Giuttari ha deciso di raccontare le sue esperienze professionali attraverso la narrativa, pubblicando romanzi che fondono realtà e finzione, sempre con uno sguardo attento alle dinamiche psicologiche del crimine e alle procedure investigative. I suoi libri hanno riscosso grande successo di pubblico, anche a livello internazionale, venendo tradotti in varie lingue. 

Fra i Libri più famosi di Michele Giuttari

 

"Scarabeo" (2004)

– Uno dei suoi primi successi, introduce il commissario Ferrara, protagonista di diverse opere.

 

"Il basilico di Palazzo Galletti" (2005)

– Un noir ambientato a Firenze, che intreccia indagini poliziesche e intrighi politici.

 

"La loggia degli innocenti" (2005)

– Continuazione della saga del commissario Ferrara, con nuove indagini e misteri fiorentini.

 

"Le trame della seta" (2006)

– Romanzo di intrighi e misteri che affonda le radici nel passato, mescolando arte e delitto.

 

"Il mostro di Firenze" (2008)

– Una ricostruzione personale e controversa dell’indagine sul celebre serial killer italiano.

 

"I mostri di Firenze e il patto segreto" (2024)

– Il più recente libro, in cui Giuttari approfondisce ulteriormente le sue tesi sul caso, proponendo nuove riflessioni e rivelazioni.

Fedro People

James

Grady

è uno scrittore e giornalista investigativo statunitense, nato il 30 aprile 1949 a Shelby, Montana. È noto per i suoi thriller politici e di spionaggio, spesso ambientati nel contesto della Guerra Fredda e delle agenzie di intelligence americane.

 

Dopo gli studi universitari, Grady ha iniziato la sua carriera come giornalista investigativo, lavorando anche per il senatore Lee Metcalf. Ha poi intrapreso la carriera di scrittore, pubblicando numerosi romanzi di successo. Oltre alla narrativa, ha scritto sceneggiature per il cinema e la televisione, collaborando con figure come Stephen J. Cannell. Nel 2008, il Daily Telegraph lo ha inserito tra i "50 scrittori di crime da leggere prima di morire".


Scrittore



Fra le opere più famose troviamo la trilogia del Condor, la serie più celebre di Grady è quella dedicata al personaggio "Condor", un analista della CIA coinvolto in intrighi internazionali:

 

  • I sei giorni del Condor (Six Days of the Condor, 1974): romanzo d'esordio che ha ispirato il film "I tre giorni del Condor" (1975) con Robert Redford .
  • L'ombra del Condor (Shadow of the Condor, 1976): sequel che approfondisce le vicende del protagonista.
  • Il ritorno del Condor (Last Days of the Condor, 2015): capitolo conclusivo della trilogia

Fedro People

Filippo

Graziani

Nel DNA di Filippo Graziani scorre la musica d’autore: figlio del leggendario Ivan, scomparso nel 1997, ha ereditato non solo il talento, ma anche la passione per la chitarra, strumento che ha imparato a domare all’età di 19 anni insieme al fratello Tommaso .


Dall’adolescenza tra i club riminesi alla spinta rock degli esordi, Filippo ha calcato palchi importanti: con la stoner-rock band Carnera, formata nel 2008, ha aperto per Zakk Wylde e si è immerso nella scena newyorkese suonando nei club del Lower East Side .


Il richiamo delle radici lo riporta in Italia: dopo l’EP stoner, pubblica Filippo canta Ivan Graziani (2011), tribute live che lo vede reinterpretare le canzoni del padre e che viene finalista alla Targa Tenco . Questo progetto diventa una vera e propria esperienza di memoria condivisa, un “caleidoscopio di ricordi” in tour con il fratello e una band che unisce emozione e artigianalità .

Musicista

Nel 2014 il suo nome brilla a Sanremo, dove con “Le cose belle” gareggia tra le Nuove Proposte: il brano diventa anche il singolo dell’omonimo album, premiato con la Targa Tenco 2014 per la Migliore Opera Prima .


La sua evoluzione prosegue nel 2017 con Sala giochi, un disco che mescola chitarre, elettronica e synth-pop anni Ottanta, a dimostrazione di un artista che osa guardare avanti senza dimenticare da dove viene .


Filippo Graziani è la prova vivente che il patrimonio artistico si nutre soprattutto di passione viva: ha trasformato l’eredità paterna in un percorso personale, nato tra la strada e l’autenticità, cresciuto tra omaggio e innovazione – tutto raccontato con corde, voce e cuore.

Fedro People

David Grissom

Musicista


Dopo gli esordi con Joe Ely negli anni ’80, Grissom è diventato un punto fermo nella band di John Mellencamp, contribuendo ad alcuni dei successi più iconici dell’artista dell’Indiana.


Ha poi fondato i Storyville, supergruppo blues-rock che includeva membri della Double Trouble di Stevie Ray Vaughan.


Session man e compositore richiesto, ha collaborato con artisti come Buddy Guy, Dixie Chicks, Chris Isaak e Ringo Starr, mentre come solista ha pubblicato album apprezzati dalla critica come Loud Music e How It Feels to Fly.


Il suo approccio alla chitarra, energico e raffinato, è celebrato anche per l’utilizzo del leggendario amplificatore PRS e per una sensibilità musicale capace di unire potenza elettrica e eleganza narrativa. Vederlo dal vivo significa immergersi in un viaggio sonoro che attraversa la storia del rock americano, passando per il blues e il southern con una voce chitarristica unica.

E'un chitarrista texano tra i più rispettati e influenti della scena americana.


David Grissom ha lasciato un’impronta indelebile nel rock, nel blues e nell’americana. 


l suo stile, riconoscibile per l’inconfondibile timbro graffiante e la potenza melodica, affonda le radici nella tradizione di Austin ma guarda costantemente avanti, miscelando tecnica sopraffina e feeling autentico

Fedro People

Giovanni

Guerretti

Musicista

è pianista e tastierista. Si è laureato in Filologia Musicale presso la Facoltà’ di Musicologia di Cremona dopo essersi diplomato con lode in piano Jazz al C.P.M. di Milano sotto la guida di Franco D’Andrea

 

Si è esibito in tour e concerti con Cesare Cremonini, Francesco Guccini, Malika Ayane, Pacifico, Mietta, Franco Simone, Jenny B.

 

Ha registrato in studio e live con Mario Biondi, Cesare Cremonini

Fedro People

Bruno

Giordano Guerri

è uno scrittore e giornalista italiano, nato a Monticiano (Siena) nel 1950. È inoltre uno storico e studioso del XX secolo, specializzato sul ventennio fascista e sui rapporti fra stato italiano e Chiesa.

Nel 1965 si trasferisce a Milano, dove completa il liceo e gli studi universitari in lettere presso l’Università Cattolica, laureandosi nel 1974. Nel corso degli anni Settanta lavora per la casa editrice Garzanti come correttore di bozze, pubblicando un importante manuale per correttori nel 1971. Negli anni successivi colleziona diverse esperienze nel campo del giornalismo e dell’editoria, come la nomina a direttore del mensile “Storia illustrata” nel 1985, quella a direttore editoriale per Mondadori nel 1986 e la collaborazione con “il Giornale” in qualità di opinionista nel 1984.


Scrittore

e Giornalista


Come docente di storia contemporanea ha tenuto corsi nelle università di Madrid, Rio de Janeiro e Roma. Nel 2018 è stato insignito del Premio speciale Città di Viareggio, per aver creato un significativo rapporto di scambio tra la Fondazione Vittoriale degli Italiani, di cui è direttore dal 2014, e quelle intitolate a Giovanni Pascoli e a Giacomo Puccini.

Tra le sue opere più recenti si ricordano L'arcitaliano. Vita di Curzio Malaparte (Bompiani, 2008), Povera santa, povero assassino. La vera storia di Maria Goretti (Mondadori, 1985, poi Bompiani, 2008), Galeazzo Ciano (Bompiani, 2011), D’Annunzio. L’amante guerriero (Mondadori, 2017), Antistoria degli italiani. Da Romolo a Grillo (La Nave di Teseo, 2018), Disobbedisco, Fiume 1919-1920 (Mondadori, 2019), Giuseppe Bottai (Mondadori, 2019), Galeazzo Ciano. Una vita (1903-1944) (La Nave di Teseo, 2019) e Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi (2023).

Fedro People

Christoph Hartmann

ha iniziato la sua carriera di musicista orchestrale nel 1991 con l'Orchestra Filarmonica di Stoccarda, passando poi ai Berliner Philharmoniker l'anno successivo. Christoph Hartmann, che insegna all'Accademia dell'Orchestra dal 1993, nel 1999 ha fondato con alcuni colleghi il festival Landsberger Sommermusiken, da cui è nato l'Ensemble Berlin, che si esibisce in Germania e all'estero. Noto per il suo stile eclettico che spazia tra diversi generi musicali Hartmann porterà la sua musica nei territori piacentini. La sua carriera include collaborazioni con artisti di fama e la produzione di opere che uniscono elementi classici, elettronici e ambient. La sua musica è caratterizzata da atmosfere suggestive e innovazione sonora, rendendolo una figura di rilievo nel panorama musicale contemporaneo.

Durante la giornata è prevista una visita guidata della chiesa con uno storico e la degustazione di prodotti locali

Musicista

Fedro People

Alice

Howe

è una voce americana con l’anima europea, capace di fondere nostalgia e freschezza in quelle note che restano addosso. Bostoniana d’origine e Los Angelesana di adozione, ha attirato l’attenzione del leggendario Freebo nel 2016, dando vita a una collaborazione che ha ridisegnato il concetto di duo acustico .


La sua musica è un viaggio tra folk, blues, country e rock, capace di incarnare quella magia mistica tipica della scena roots anni ’60 e ’70. Voce limpida, discreta ma intensa, parla d’amore, di perdita, della bellezza nascosta nelle pieghe della vita. Il suo EP d’esordio You’ve Been Away So Long (2017) ha conquistato il primo posto nelle folk chart, decretando un inizio fulminante .


Musicista

e cantante


Nel 2019 arriva Visions, un disco maturo, omaggio vivido al folk classico. Poi, sotto la guida di Freebo, arriva Circumstance (2023): registrato alle storiche Fame Studios di Muscle Shoals, mescola eleganza e introspezione in undici tracce intense, tra ballate soul e sussurri profondi .


Sul palco, la sua presenza è magnetica. Supportata dal basso fretless di Freebo, incanta con armonie perfette e atmosfere calibrate. I loro concerti sono un esercizio di empatia: senza eccessi, solo anima. Critici e pubblico li celebrano come uno “studio in contrasti”: la giovane voce contro la saggezza del blues man veterano, una miscela irresistibile .


Alice Howe è un’artista che usa la musica come lente di verità, capace di far rivivere spazi antichi in uno sguardo contemporaneo. Un’artigiana del suono che basa la sua forza sull’onestà delle sue canzoni, per chi cerca emozioni autentiche in un mondo veloce e rumoroso.


Fedro People

Julie &

The Ginger Ales

Frizzanti e leggermente piccanti come l'iconica bevanda americana da cui prendono il nome, Julie & the Ginger Alessono Enrico, Ivan e Giulia: tre musicisti di grande esperienza con una passione per la vera musica swing.


Con un repertorio che ripercorre la storia del genere proponendo i più amati brani standard, i loro spettacoli offrono un'atmosfera elegante e ricercata, condita da una verve scanzonata e cheeky propria dello swing più autentico.

Cantanti e Musicisti


Voce, pianoforte, batteria: non serve altro per respirare l'atmosfera degli speakeasy americani anni '30.
Abbandonatevi al ritmo, Julie & the Ginger Alessaranno la vostra guida!

Bio:

Enrico Damiani è un navigato pianista piacentino di estrazione blues, che suona con trasporto nelle sue mille sfaccettature dall'Early Jazz al Chicago Style. Attualmente al timone della band Ed & the Bakers, è membro del direttivo dell'Italian Blues Union.
Collabora da anni con gli amici della Cooperativa Fedro.

Ivan Maggi è tra i batteristi più rispettati della scena lombarda e si sposta con grande naturalezza tra generi e stili: in più di 30 anni di carriera, vanta innumerevoli collaborazioni dal rock al blues al country al funky e oltre. Attualmente riempie fino all'orlo locali e festival con le sue band Made in Japan e Under Cover.

GiuliaMarangon, multistrumentista, canta da quando ha memoria; la sua inesauribile curiosità l'ha portata a studiare ed approfondire tecniche e generi diversi, come il folk dell'area celtica, la musica tradizionale scandinava, il metal, il country, il blues e l'Americana.
Quando non è in viaggio per arricchire il suo bagaglio musicale, fa ballare tutto il nord Italia con la sua band folk Tarakan & the Keltaholics.

Fedro People

I musici di Francesco Guccini

I MUSICI DI FRANCESCO GUCCINI, sono I leggendari Musici del cantante Francesco Guccini che tornano sul palco per regalare al pubblico la magia di un repertorio senza tempo, eseguito dalle mani di chi ha contribuito a scriverne la storia. Il pubblico farà un viaggio emozionante attraverso le note e i testi che della musica d’autore italiana.

Musicisti


A guidarci in questa avventura musicale saranno Flaco Biondini (chitarra e voce), Vince Tempera (pianoforte), Antonio Marangolo (sax e percussioni) ed Ellade Bandini (batteria), colonne portanti del suono inconfondibile di Guccini (è ormai noto che Francesco portava le canzoni in studio “chitarra e voce” e le consegnava nelle loro sapienti mani...). A completare l’ensemble, il giovane e talentuoso Giacomo Marzi al basso. Un’occasione unica per rivivere le atmosfere, le melodie e le emozioni delle canzoni che hanno accompagnato intere generazioni, in un concerto che celebra la poesia e la musica d’autore. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti di Francesco Guccini e della grande musica italiana.

Fedro People

Lady Soprano

Cantanti


"Ladies Soprano" è un quartetto vocale femminile composto da quattro soprani: Veronica Cardullo, Deborah Solange Martinez, Martina La Malfa e Sarah Tisba. 


E' un progetto che celebra la bellezza e la forza del canto femminile, unendo la tradizione del bel canto a una riflessione sulla figura della donna nella società

 

 

Fedro People

Max

Lazzarin

E' un pianista e cantante tra i più appassionati interpreti del blues e del boogie woogie in Italia. Nato e cresciuto nel cuore del Veneto, ha fatto del piano la sua voce principale, attraversando con naturalezza le sonorità del delta, il groove di New Orleans e la tradizione afroamericana più viscerale.


Il suo stile fonde tecnica brillante, anima live e uno spirito da storyteller: nei suoi concerti, ogni brano è una piccola narrazione che profuma di Sud, di fiumi e di polvere. Attivo da oltre vent’anni, Lazzarin ha suonato su palchi internazionali e condiviso la scena con nomi storici del blues europeo e americano, mantenendo però sempre un’identità fortemente personale.

Musicista 

e cantante


Con il suo piano e la sua voce ruvida e generosa, Max trasforma ogni performance in un rito collettivo, dove tradizione e urgenza contemporanea si incontrano sullo stesso tasto

Fedro People

LINDAL DUO

l duo Lindal ha preso vita dall’incontro tra CHIARA CESANO, violinista nata nella Valle Varaita e cresciuta tra balli tradizionali e melodie popolari, e ROBERTO AVENA, fisarmonicista della Val Vermenagna con alle spalle una solida eredità musicale familiare. Dopo aver incrociato gli strumenti in diversi progetti da Gran Bal Dub con Sergio Berardo e Madaski alla Grande Orchestra Occitana, i due strumentisti piemontesi hanno unito le forze per dar vita ad un comune percorso di ricerca volto a proiettare verso il futuro la musica tradizionale delle valli occitane piemontesi, attraverso il dialogo tra strumenti acustici ed elettronica. In questo senso non ci sembra casuale la scelta del nome che affonda le radici nella lingua occitana – “soglia, principio di…” – e che già racchiude in sé l’essenza di un viaggio, di un passaggio verso un altrove musicale. Un altrove dove tradizione e innovazione si intrecciano tra incroci ed attraversamenti sonori, sperimentazioni con l’elettronica e campionatori.

Musicista 

e cantante

Il violino e la fisarmonica non sono più soltanto strumenti, ma voci narranti che raccontano storie senza tempo, emozioni sospese, paesaggi interiori. È un esperimento musicale che ha il coraggio di andare oltre, tenendo ben salde le radici nella tradizione musicale occitana. Abbiamo intervistato Chiara Cesano e Robi Avena per farci raccontare la genesi del progetto Lindal e il percorso che li ha condotti alla loro opera prima “Gris Cenre”.


C'è una soglia, in occitano si direbbe “lindal”, che divide la memoria dal sogno, il suono dalla visione. Ed è proprio su quella soglia che nasce il progetto musicale di Chiara Cesano e Robi Avena, due strumentisti piemontesi con radici ben piantate nella tradizione delle valli occitane e lo sguardo proiettato verso l’orizzonte sonoro della contemporaneità. Il loro incontro – umano e artistico – ha generato un dialogo profondo tra violino, fisarmonica ed elettronica, che ha preso forma concreta nel loro primo album Gris Cenre, un’opera che sa di terra e di futuro, di nostalgia e di sperimentazione.


Ma è sul palco che Gris Cenre mostra tutta la sua vitalità. Nei live, ogni brano si trasforma, reagisce all’ambiente e al pubblico, muta forma come una creatura viva. “È musica che esiste solo nel momento in cui accade” raccontano, e questo spiega bene la natura artigianale e viscerale del loro approccio. Ogni concerto è un viaggio, un po’ come guardare il mondo scorrere fuori dal finestrino da bambini, con occhi sognanti e orecchie aperte al mistero.


Il futuro di Lindal è già in movimento: un tour estivo in espansione, nuovi brani in lavorazione per un secondo album, e la collaborazione con Dunkelbunt pronta a generare nuove avventure sonore. Ma una cosa è certa: qualunque strada prenderanno, Chiara Cesano e Robi Avena continueranno a camminare su quella soglia, tra memoria e immaginazione, con il passo lieve di chi conosce bene la propria terra e il coraggio di chi sa ascoltare il futuro.


Chiara viene dalla Val Varaita, Robi dalla Val Vermenagna: due valli separate da pochi chilometri, ma con paesaggi e identità ben distinte. Lei cresciuta tra balli tradizionali e melodie popolari, lui immerso in una solida eredità musicale di famiglia. Uniti da una passione comune per la musica delle loro terre e da esperienze condivise in progetti come Gran Bal Dub e la Grande Orchestra Occitana, Cesano e Avena hanno deciso di dar vita a qualcosa di più personale, intimo e insieme universale: il duo Lindal.

 

Il nome, evocativo e simbolico, racchiude già l’essenza del progetto: un “principio di”, una soglia appunto, da cui partire per attraversare nuove geografie sonore. Lindal non è solo un esperimento musicale, ma un percorso di ricerca che si muove tra strumenti acustici e manipolazioni elettroniche, tra campionamenti, loop e texture ambient. In questo intreccio di mondi, il violino e la fisarmonica non sono semplici strumenti: diventano voci narranti, capaci di raccontare storie senza parole, emozioni sospese, paesaggi interiori.

 

Parallelamente alla ricerca artistica, entrambi si dedicano con passione alla didattica. Per Chiara e Robi, insegnare è molto più che trasmettere tecnica: è ascoltare, è ricevere energia, è riscoprire la forza viva della musica tradizionale attraverso gli occhi e le mani delle nuove generazioni. Una dimensione che ha rafforzato la consapevolezza della responsabilità culturale che portano sulle spalle, e che Lindal incarna a pieno.

 

Nel 2024 arriva la loro prima prova discografica, Gris Cenre, registrata in una mansarda di Bernezzo, “a volumi bassi per non disturbare i vicini”. Una scelta che non è solo logistica, ma poetica. Quel “grigio cenere” del titolo richiama infatti un’atmosfera di sospensione, una condizione intermedia tra luce e ombra, tra le danze festose dei paesi e un lirismo più intimo e rarefatto. Ogni brano è costruito su una suggestione emotiva, su un’immagine da tradurre in suono. Nessuno schema fisso: solo istinto, ascolto e tensione creativa.

 

Il disco si apre con “Trecuèl”, un crescendo guidato dal violino, sospinto da beat elettronici che sembrano fondere il passo lento della montagna con la pulsazione ipnotica della musica contemporanea. Seguono le atmosfere oniriche di “Fadat”, l’intensità poetica di “Soau” e l’ironia tagliente di “Carosel”, un brano che mescola festa popolare e critica politica, arricchito dalla collaborazione con il produttore austriaco Dunkelbunt. Tra i momenti più toccanti, “Eschapafuòl”, dedicata a un fiore alpino simbolo di resilienza, e “Lucy”, omaggio a una partigiana delle valli occitane. Ogni traccia è un microcosmo, un frammento di vissuto che diventa laboratorio sonoro ed emotivo.


Fedro People

Claudio

Locatelli

è un giornalista freelance noto come “il giornalista combattente”. Ha studiato Psicologia all’Università di Padova e ha partecipato a missioni umanitarie in Italia e all’estero. Nel 2017 si è unito volontariamente alle Unità di Protezione Popolare (YPG), combattendo contro l’ISIS nel nord della Siria, un’esperienza che ha segnato la sua visione del mondo e il suo approccio al giornalismo. A partire da quel momento ha documentato in prima linea diversi fronti di guerra, inclusi l’Ucraina, l’Afghanistan, la Striscia di Gaza, l’Iraq e il Nagorno-Karabakh.

Giornalista

Ha collaborato con testate giornalistiche italiane e internazionali, producendo reportage, articoli, video e interviste che pongono al centro le vittime civili dei conflitti e le dinamiche geopolitiche ignorate dai media mainstream. La sua narrazione è diretta, cruda e spesso rischiosa, svolta senza la protezione di grandi media o organizzazioni.

 

È autore del libro “Nessuna Resa”, che racconta la sua esperienza in Siria e il significato profondo del suo impegno. Il testo è un manifesto dell'antifascismo militante e della scelta di testimoniare sul campo, anche a rischio della propria vita.

Per il suo lavoro ha ricevuto riconoscimenti da enti giornalistici internazionali come l’European Youth Press e il MOJO Festival, ed è spesso invitato come ospite in eventi, scuole e trasmissioni televisive per raccontare la realtà delle guerre contemporanee.

 

Oltre al giornalismo, Locatelli è anche atleta di OCR (Obstacle Course Race) e mantiene uno stile di vita orientato alla preparazione fisica e mentale, indispensabile per operare in contesti estremi. Parallelamente, partecipa a missioni umanitarie in aree di crisi, portando aiuti concreti a popolazioni colpite da guerre o disastri naturali.

 

La sua figura incarna un raro equilibrio tra testimonianza, attivismo e azione diretta, rendendolo una voce indipendente e autorevole nel panorama del giornalismo di guerra contemporaneo.

Fedro People

Ambra

Lo Faro

è una cantante jazz e polistrumentista che ha fatto della versatilità la sua cifra distintiva. Voce calda, precisa e ricca di sfumature, alterna con disinvoltura standard della tradizione americana, brani soul e arrangiamenti originali, portando in scena un repertorio raffinato e coinvolgente.

Con una formazione solida che affonda le radici nel conservatorio e una sensibilità costruita attraverso esperienze internazionali, Ambra suona anche violino, pianoforte e chitarra, arricchendo i suoi concerti con una dimensione strumentale eclettica e personale.

Artista elegante e intensa, ha calcato i palchi di festival jazz in Italia e all’estero, collaborando con musicisti di primo piano e affermandosi come interprete capace di unire tecnica, emozione e presenza scenica. Ogni suo live è un viaggio sonoro che attraversa epoche e stili diversi

Cantante e Musicista

.

Fedro People

Eliana 

Liotta

è giornalista e saggista scientifica, autrice del libro La vita non è una corsa (La nave di Teseo, 2024), in collaborazione con l’Università e l’ospedale San Raffaele di Milano.


Il suo best seller La Dieta Smartfood (Rizzoli, 2016), in team con lo Ieo-Istituto europeo di oncologia, è stato tradotto in oltre 20 Paesi, dalla Corea del Sud al Brasile. Per La nave di Teseo ha scritto altri saggi di successo, come L’età non è uguale per tutti, con la consulenza degli specialisti dell’ospedale universitario Humanitas, e Il cibo che ci salverà – La svolta ecologica a tavola per il pianeta e la salute, libro da cui ha tratto cinque monologhi andati in onda su Rai 1.

Giornalista, Saggista

scientifica 

e docente


Ha ideato e dirige la collana editoriale Scienze per la vita in Sonzogno(gruppo Marsilio Feltrinelli), in cui ha pubblicato 18 titoli a firma di scienziati e medici di chiara fama.


È stata invitata alla Taipei International Book Exhibition a rappresentare come autrice l’Italia, Paese ospite d’onore dell’edizione 2025.


È direttrice responsabile del mensile BenEssere (edizioni San Paolo) e firma due rubriche settimanali sul Corriere della Sera: una su Corriere Salute e una su Io Donna, per cui ha anche registrato due serie podcast.


È docente all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove tiene il

corso di Editoria scientifica.



Tra i riconoscimenti, il premio Montale per la saggistica e il Premiolino, il più antico premio giornalistico italiano.

Fedro People

Riccardo

Maccabruni

Ha calcato i palchi del BB King’s Blues Club, suonato nei festival più importanti e collaborato con una lunga serie di artisti italiani e internazionali, sempre mantenendo quella cifra personale fatta di calore, precisione e gusto. 


La sua musica ha il sapore del viaggio: ogni nota racconta un pezzo di strada, ogni canzone è una polaroid di vite incrociate, tra Po e Mississippi.


Riccardo Maccabruni è il classico esempio di come si può essere radicati nella tradizione e, al tempo stesso, con lo sguardo rivolto avanti. Un artigiano della musica, in grado di trasformare ogni performance in una piccola, autentica storia da ricordare.

 

C’è chi si muove tra i tasti bianchi e neri come fosse nato per farlo. Riccardo Maccabruni, classe 1981, è uno di quei musicisti rari che riesce a far dialogare la fisarmonica con il blues, il pianoforte con l’America delle radici, la voce con le storie vere. Originario di Voghera, ha iniziato a studiare musica da bambino, ma è sui palchi – piccoli e grandi – che ha trovato la sua vera casa. Dalla provincia pavese a Memphis, passando per le vie del folk e del rock d’autore, Maccabruni è diventato un punto di riferimento per chi cerca autenticità nel suono e profondità nelle parole. 


Cuore pulsante dei Mandolin’ Brothers, storica band roots-rock italiana, e anima acustica nei Folk’s Wagon, alterna tastiere, chitarre e fisarmonica con una naturalezza che disorienta.

è figura di spicco del giornalismo italiano, con una formazione storica solida, esperienze di guida in alcuni dei principali quotidiani nazionali, impegno editoriale e presenze televisive e accademiche, mantenendo una cifra distintiva che fonde rigore storico a capacità divulgativa e attenzione contemporanea.

Fedro People

Rosa Matteucci

è una scrittrice italiana nata a Orvieto nel 1960 e residente a Genova. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università La Sapienza di Roma. 


Rosa Matteucci è autrice di diversi romanzi e opere letterarie, tra cui:


- Lourdes (1998, Adelphi): romanzo d'esordio, vincitore del Premio Bagutta Opera Prima e del Premio Grinzane Cavour nella sezione Giovane Autore Esordiente.


- Libera la Karenina che è in te (2003, Adelphi): finalista al Premio Viareggio

- Cuore di mamma (2006, Adelphi): vincitore del Premio Grinzane Cavour nella sezione Narrativa Italiana e del Premio Napoli.


- India per signorine (2008, Rizzoli): romanzo sull'esperienza indiana dell'autrice.


- Tutta mio padre (2010, Bompiani): finalista al Premio Strega e vincitore del Premio Brancati.

Scrittrice

e Attrice



- Le donne perdonano tutto tranne il silenzio (2012, Giunti): romanzo che esplora le dinamiche femminili.


- Costellazione familiare (2016, Adelphi): vincitore del Premio Letterario Nazionale Paolo Volponi.


- Cartagloria (2025, Adelphi): ultimo romanzo pubblicato, descritto come un ampio monologo in forma di spezzoni d'autobiografia immaginaria.


Relativamente al teatro, ha scritto tre monologhi: Lourdes, Elementi di economia domestica per signorine di buona famiglia decadute e Animalini, rappresentati al Piccolo Teatro di Milano


Oltre alla scrittura, ha partecipato come attrice ai film Mi piace lavorare (Mobbing) (2004) di Francesca Comencini e La tigre e la neve (2005) di Roberto.


Rosa Matteucci è stata definita «impietosa, feroce cantatrice del “nonostante”», una volta da Carlo Fruttero,

accostandola ai mani di Céline, Beckett e Thomas Bernhard".

Fedro People

Modena

Musicisti

MODENA CITY RAMBLER in breve (MCR) sono un gruppo musicale italiano fondato nel 1991 a Modena. Nati come ensemble di musica folk irlandese, hanno successivamente sviluppato uno stile unico definito "combat folk", che fonde sonorità celtiche con rock, punk e musica popolare italiana. Le loro canzoni spesso affrontano temi sociali e politici, come l'antifascismo, l'antimafia e l'impegno civile.



Il gruppo è nato da un collettivo di amici appassionati di musica irlandese. Il nome "Modena City Ramblers" è un omaggio ai Dublin City Ramblers, riflettendo le loro radici folk. Nel 1993 hanno autoprodotto il loro primo demo, Combat Folk, che ha dato il nome al loro stile musicale. Nel 1994 hanno pubblicato l'album di debutto Riportando tutto a casa, che ha riscosso successo nell'ambiente underground italiano.

I Modena City Ramblers hanno una vasta discografia. Ecco alcuni dei loro album più significativi:

Riportando tutto a casa (1994)

La grande famiglia (1996)

Terra e libertà (1997)

Radio Rebelde (2002)

¡Viva la vida, muera la muerte! (2004)

Appunti partigiani (2005)

Dopo il lungo inverno (2006)

Sul tetto del mondo (2011)

Mani come rami, ai piedi radici (2017)

Altomare (2023)

 

Il loro stile "combat folk" è caratterizzato da una miscela di musica tradizionale irlandese, rock, punk e folk italiano. I testi affrontano temi come la resistenza, la giustizia sociale e l'antifascismo. Brani come Bella ciao e I 100 passi sono diventati simboli del loro impegno politico e sociale.

Fedro People

Laura

Morante

è attrice italiana di grande successo. Inizia la sua carriera molto giovane, prima nella danza, con la compagnia di Patrizia Cerroni, poi in teatro con Carmelo Bene, e al cinema con Giuseppe e Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Gianni Amelio, Pupi Avati, Peter Del Monte. Nel corso degli anni si cimenta con il cinema italiano e straniero, lavorando con autori di grande prestigio, come Monteiro, Malkovich, Tanner, Vecchiali e Resnais.

Attrice

Forte di premi e riconoscimenti per la sua carriera di attrice, nel 2012 esce Ciliegine, il suo primo film come regista (Globo d’oro come Regista rivelazione). Nel 2016 firma la sua seconda regia con il film Assolo.

 

Con il romanzo Brividi immorali (La nave di Teseo 2018) esordisce nel campo letterario.

Fedro People

Paolo

Mieli

è figura di spicco del giornalismo italiano, con una formazione storica solida, esperienze di guida in alcuni dei principali quotidiani nazionali, impegno editoriale e presenze televisive e accademiche, mantenendo una cifra distintiva che fonde rigore storico a capacità divulgativa e attenzione contemporanea.

Giornalista storico

e saggista




Paolo Mieli è una delle voci più autorevoli del giornalismo e della divulgazione storica in Italia. Nato a Milano il 25 febbraio 1949, è cresciuto in un ambiente culturale vivace: suo padre era Renato Mieli, giornalista e fondatore dell’ANSA, ebreo di origine, mentre la madre era cristiana.


In riferimento alla sua carriera, dopo un passaggio a La Repubblica, dirige La Stampa dal 1990 al 1992, per poi approdare alla direzione del Corriere della Sera, prima dal 1992 al 1997 e poi di nuovo dal 2004 al 2009. In quegli anni il Corriere diventa uno dei principali punti di riferimento per l’opinione pubblica italiana, e Mieli imprime al giornale uno stile preciso, capace di coniugare rigore storico e attenzione all’attualità, anche in forme più “popolari”.



Fu proprio L’Espresso a coniare per lui il termine “mielismo”: uno stile giornalistico che mescola storia, cronaca, costume, a volte persino un po’ di gossip, sempre però con uno sguardo acuto e critico. 


Oltre alla carta stampata, Mieli si è dedicato anche alla divulgazione in TV. È uno dei volti più noti di programmi come Passato e Presentee La grande storiasu Rai Tre, dove racconta eventi e personaggi del passato con chiarezza, ma senza banalizzazioni. Allo stesso tempo, scrive editoriali per il Corriere della Serae tiene seminari universitari sulla storia della Prima Repubblica.


Ha ricoperto anche ruoli di rilievo nel mondo editoriale, come presidente di RCS Libri dal 2009 al 2016, e partecipa regolarmente ad attività culturali e think tank, come Aspen Institute Itali.


E'autore di diversi saggi, tra cui Le storie, la storia e Storia della Prima Repubblica, ha ricevuto numerosi premi, come il Flaiano e il Procida-Elsa Morante, a testimonianza della stima che il mondo della cultura gli riconosce.

 

Fedro People

Simona

Molinari

Nata a Napoli, 23 febbraio 1983 è una cantautrice italiana, attiva dal 2005, nota per il suo stile che fonde jazz, swing, bossa nova e pop. Cresciuta a L'Aquila, ha iniziato a studiare canto all'età di otto anni, diplomandosi successivamente in canto lirico presso il Conservatorio Alfredo Casella della stessa città. Ha inoltre maturato esperienze teatrali collaborando con artisti come Michele Placido e Caterina Vertova

Cantautrice

Nel 2009 ha partecipato al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte con il brano "Egocentrica", che ha dato il titolo al suo album di debutto. Nel 2010 ha pubblicato "Croce e delizia", contenente il duetto "Amore a prima vista" con Ornella Vanoni. Il suo terzo album, "Tua" (2011), include collaborazioni con artisti internazionali come Peter Cincotti. Nel 2013 è tornata a Sanremo con "La felicità" e "Dr. Jekyll Mr. Hyde", entrambi in collaborazione con Cincotti, classificandosi al 13º posto. Nel 2015 ha pubblicato "Casa mia", un album di cover jazz. ​

 

Nel 2022 ha ricevuto la Targa Tenco come miglior interprete per l'album "Petali", riconoscimento ottenuto nuovamente nel 2024 per "Hasta siempre Mercedes", un omaggio a Mercedes Sosa. ​

 

Molinari ha collaborato con artisti di fama internazionale come Andrea Bocelli, Al Jarreau e Ornella Vanoni, esibendosi in teatri prestigiosi, tra cui il Blue Note di New York e il Teatro Estrada di Mosca. ​

 

Oltre all'attività musicale, ha recitato nel film "C'è tempo" di Walter Veltroni (2019) e ha partecipato a produzioni teatrali come "Jesus Christ Superstar". ​

Fedro People

Nomadi

sono uno dei gruppi più longevi e amati della scena musicale italiana. Fondati nel 1963 a Novellara (RE) da Beppe Carletti e Augusto Daolio, hanno attraversato oltre sei decenni di storia senza mai perdere la propria anima popolare e sociale. Sin dagli esordi, il gruppo ha abbracciato temi impegnati e poetici, facendo da ponte tra canzone d’autore e rock melodico.

Dopo la scomparsa di Daolio nel 1992, Beppe Carletti ha scelto di proseguire il cammino, portando avanti la memoria e l’identità dei Nomadi attraverso continue tournée e nuovi progetti discografici. La band ha rinnovato spesso la formazione, ma ha sempre mantenuto un forte legame con il pubblico e con le proprie radici.

Musicisti e Cantanti

I NOMADI: 60 anni di musica e resistenza popolare

Formazione attuale (2024–2025):

  • Beppe Carletti – tastiere, fondatore e guida storica
  • Yuri Cilloni – voce
  • Cico Falzone – chitarre
  • Daniele Campani – batteria
  • Cristiano Turato – chitarra acustica, voce (rientrato occasionalmente per progetti)
  • Maico Gianfranceschi – basso
  • Andrea Spinelli – violino e strumenti etnici (in live e produzioni recenti)

 

I Nomadi continuano a pubblicare album — l’ultimo, “Cartoline da qui”, è del 2023 — e a portare in tour un repertorio che unisce classici come “Dio è morto”, “Io vagabondo”, “Il vecchio e il bambino” a brani inediti dal tono sociale e riflessivo. Con oltre 15 milioni di dischi venduti, sono diventati simbolo di coerenza, impegno e fedeltà alle proprie idee.

Fedro People

Andrea Palumbo &

The Smooking Section

Andrea Palumbo & The Smoking Section sono un piccolo miracolo musicale: un trio che rilegge il blues anni ’30 con dignità storica e freschezza interpretativa, apportando una sensualità moderna a brani dimenticati. Un omaggio intimo e al contempo coinvolgente, ideale per chi ama tuffarsi nella nostalgia senza rinunciare a un’anima contemporanea.


Andrea Palumbo, classe 1981, originario della Puglia e milanese d’adozione, ha mosso i primi passi nella musica già a 11 anni, dedicandosi al sax e al jazz. Con il tempo, ha ampliato il suo raggio d’azione arrivando anche a voce e armonica, accompagnandosi a due musicisti di talento: Leandro “Mississippi” Diana alla chitarra e cori, e Enrico Damiani al pianoforte e cori.

Musicisti e Cantanti

Il gruppo ha confermato la propria formazione così:


Andrea Palumbo – voce e armonica

Leandro Diana – chitarra e cori

Enrico Damiani – pianoforte e cori

Nasce un trio al sapore retrò

Il debutto nel 2025 con il disco autoprodotto Let’s Disagree, registrato allo studio Appartamento Sonoro di Arluno (MI), rappresenta un’operazione raffinata: dodici cover pescate a piene mani nel repertorio blues prebellico — Tampa Red, Leroy Carr, Lucille Bogan, Harlem Hamfats — insieme a jazz e swing d’epoca

. Un progetto che fonde studio filologico e spirito d’intrattenimento, con l’obiettivo dichiarato di divertire e far divertire .

 

Il suono si fonda sull’interazione tra armonica, chitarra acustica e piano, con un timbro volutamente vintage e una cura filologica che richiama Memphis, Chicago e i juke-joint degli anni Trenta. L’approccio non ne è una mera riproduzione: emerge un ascolto moderno, capace di far risuonare quest’eredità in contesti contemporanei.

Fedro People

Pianista di Damasco

è un’artista siriano che ha catturato l’attenzione internazionale con il suo talento e la sua capacità di trasmettere emozioni profonde attraverso il pianoforte.

 

Nato e cresciuto a Damasco, Ahmad ha iniziato a suonare fin dalla giovane età, sviluppando un’intensa passione per la musica classica e tradizionale siriana. La sua musica è un affascinante fusione di stili occidentali e orientali, che riflette la ricca storia culturale della Siria e le sfide della sua realtà sociale. Durante il conflitto in Siria, Ahmad ha adottato un ruolo simbolico e di speranza, esibendosi in concerti che portano messaggi di pace e resilienza. La sua tecnica è raffinata, e la sua sensibilità interpretativa gli consente di comunicare emozioni profonde, coinvolgendo il pubblico in un viaggio attraverso suoni e sentimenti.

Musicista

Nonostante le difficoltà e le minacce legate alla guerra, Ahmad ha continuato a suonare, diventando un simbolo di resistenza culturale. La sua musica non è solo un’espressione artistica, ma anche un atto di coraggio e speranza, che dimostra come l’arte possa essere un potente strumento di unificazione e di pace in tempi di crisi.

Fedro People

Francesco Piu

è un chitarrista, cantante e autore la cui musica è un mix esplosivo di blues, rock & soul che strizza l’occhio alla musica mediterranea, con i piedi ben piantati nella tradizione della black music e lo sguardo spalancato verso la contaminazione.

 

Vent’anni on the road con otto album all’attivo e migliaia di concerti tra festival, teatri e club in Italia, Europa e puntate oltreoceano in Canada e USA dove ha rappresentato l’Italia all’International Blues Challenge di Memphis.

Cantante e 

Musicista

Il palco è sempre stato il suo habitat naturale dove vivere aperture di prestigio da John Mayall a Johnny Winter, da Jimmie Vaughan a Joe Bonamassa e duetti emozionanti con alcuni dei suoi artisti di riferimento tra cui Tommy Emmanuel, Roy Rogers ed Eric Bibb, che è anche produttore artistico di Ma-moo tones, album del 2012 dell’artista sardo.

 

Dopo gli ultimi due lavori Crossing e Live in France, in cui rimarca il suo eclettismo nell’ambito di un blues che guarda dichiaratamente al futuro, è pronto a calcare i palchi nelle sue varie formule, dalla dimensione one-man-band alla full band con dj e percussioni.

Fedro People

Rab4 e i Fiati Pesanti

RAB4 E I FIATI PESANTI è un progetto musicale che unisce la band RAB4, attiva tra Cremona e Parma, con il gruppo di fiati I Fiati Pesanti, noto per il suo sound R&B degli anni '60 e '70.

 

Il repertorio di RAB4 & i Fiati Pesanti mescola folk rock, cantautorato di estrazione americana e sonorità R&B, ispirandosi a artisti come Woody Guthrie, Bob Dylan e i Beatles.

Musicisti e Cantanti

Formazione

RAB4:

Seba Pezzani – Voce e chitarra

Roldano Daverio – Chitarra

Paolo Crovini – Basso

Max Pieri – Batteria

Umberto “Magico” Minoliti – Tastiere

 

I Fiati Pesanti:

 

Filippo Facconi – Sax contralto

Gian Maria “Ito” Dazzi – Sax tenore

Giordano Mori – Tromba

Folk’n’Roll (2012): un album che fonde classici americani e brani originali in inglese, prodotto interamente dalla band.

nrab

 

Breakneck Ballads: un lavoro che evidenzia la collaborazione con i Fiati Pesanti, arricchendo il sound della band con elementi soul e R&B

Fedro People

Enrico Robusti

è un pittore contemporaneo italiano, nato a Parma nel 1956. Dopo una laurea in Giurisprudenza, ha intrapreso un percorso artistico dedicandosi allo studio delle tecniche pittoriche del Seicento, ispirandosi in particolare alla scuola di Van Dyck e Rubens. Per circa vent'anni, ha realizzato ritratti su commissione per importanti famiglie dell'imprenditoria italiana, diventando un ritrattista di riferimento

 

Verso il 2000, Robusti ha rivoluzionato il suo approccio artistico, spostando l'attenzione dai ritratti individuali a scene narrative complesse. Le sue opere si distinguono per una prospettiva vorticosa e grottesca, affrontando tematiche come il potere, la tradizione e la società italiana con uno sguardo ironico e dissacranti.

Pittore

e Scrittore

Tra le sue pubblicazioni, si segnala il libro La pittura iperproteica, edito da Franco Maria Ricci nel 2020, che accompagna una mostra omonima tenutasi al Labirinto della Masone. Il volume presenta una selezione dei suoi quadri, offrendo una finestra sulla società odierna attraverso scene di vita quotidiana rappresentate con una prospettiva irreale e dettagli esasperati.

Un'altra sua opera è La prospettiva come racconto, pubblicata da Thymos Books nel 2023, che esplora il suo approccio alla narrazione visiva attraverso la pittura.

Fedro People

Giuseppe Scarpato

E' una delle figure più autorevoli del rock-blues italiano. Da oltre vent’anni collabora stabilmente con Edoardo Bennato, con cui ha calcato i palchi più importanti del Paese, firmando arrangiamenti e contribuendo in modo decisivo al sound della band. Parallelamente porta avanti il progetto Hillside Power Trio, in cui fonde blues, rock e cantautorato con grande personalità, maturata in decenni di esperienza live e studio

Musicista,

produttore e docente ,


Tecnico raffinato e musicista dal forte impatto espressivo, Scarpato ha condiviso il palco con artisti come Paul Gilbert, Ana Popović, Popa Chubby, Alex Britti, e partecipato a numerosi festival italiani ed europei.

.

È anche un apprezzato didatta, docente al CPM di Milano e punto di riferimento per molti giovani chitarristi. Il suo tocco inconfondibile, la capacità di attraversare generi e la profonda conoscenza del linguaggio musicale lo rendono uno degli interpreti più solidi e versatili del panorama italiano.

Fedro People

Sessione americana

è un collettivo musicale di Boston noto per le sue esibizioni attorno a un tavolo, dove i membri si scambiano strumenti e voci.


Con il loro stile caldo e acustico, Session Americana rappresenta una delle esperienze più originali del panorama roots americano contemporaneo.

Nel corso degli anni, Session Americana ha collaborato con numerosi artisti della scena americana, tra cui Patty Griffin, Rose Polenzani, Peter Wolf, Jeffrey Foucault, Anaïs Mitchell, Aoife O’Donovan e Rachael Price.

 

Queste collaborazioni hanno arricchito il loro sound, fondendo folk, rock, blues e jazz, e rafforzando una comunità

musicale basata sulla condivisione e sull’improvvisazione

Musicisti

.


La formazione principale include:

Ry Cavanaugh alla voce, chitarra, mandolino, mandocello;

Dinty Child alla voce, mandolino, banjo, chitarra, fisarmonica, tastiere;

Jim Fitting all’armonica, voce;

Billy Beard alla batteria, voce

Jon Bistline al basso.


Fedro People

Smallable Ensemblein

sono un quartetto formato da noti musicisti italiani, attivi in diversi generi e scene: blues, folk, rock, jazz.

 

I componenti sono:

Alex Gariazzo, chitarrista e cantante della Treves Blues Band e sessionman per artisti

italiani e d’oltreoceano; Marco “Benz” Gentile, polistrumentista, che ha curato la produzione artistica e il missaggio dell’album ed è chitarrista e violinista degli Africa Unite, e sessionman per Rachele Bastreghi, Meg, Colapesce; Michele Guaglio, bassista con all’attivo un apprezzato lavoro solista in area jazz, per anni collaboratore del chitarrista rock-blues Vic Vergeat e turnista live e in studio (Susanna Parigi, Morgan); Roberto Bongianino, fisarmonicista e polistrumentista già con Paolo Bonfanti, Animalunga e Enea Leone, coinvolto in numerosi progetti a cavallo tra folk, blues, jazz e tango.

Musicisti

.

Smallable Ensemble presenterà dal vivo una raccolta di canzoni di John Lennon con i Beatles e da solista. L’album “Smallable Ensemble plays the music of John Lennon”, uscito per l’etichetta Appaloosa/IRD, è un tributo al genio musicale di John Lennon, come autore e interprete. L’album contiene 12 brani equamente divisi tra eclettismo e poesia, due tra gli elementi più peculiari della scrittura musicale di Lennon, reinterpretata dagli Smallables secondo una rilettura rispettosa ma al tempo stesso originale che lascia spazio alle influenze dei singoli musicisti e dei loro ospiti citando country, folk, blues, soul e bucoliche atmosfere acustiche con l’intenzione di ricreare una sorta di personale ‘White Album’ per la varietà di atmosfere affrontate.

Fedro People

Camilla Sten

è una scrittrice svedese nata nel 1992, figlia della celebre autrice di gialli Viveca Sten. Fin da giovane ha mostrato una passione per la scrittura, collaborando inizialmente con la madre prima di intraprendere una carriera autonoma.


Laureata in Psicologia, vive in Svezia con il suo compagno americano e due gatti.

Scrittrice


Scrive:

1. Il villaggio perduto (2024)

Questo romanzo segna il debutto di Camilla Sten nella narrativa per adulti. Ambientato in un villaggio svedese abbandonato, il libro mescola elementi di thriller psicologico e horror gotico. Ha riscosso un grande successo internazionale, vendendo oltre 200.000 copie e venendo tradotto in più di 20 lingue. Attualmente è in fase di adattamento per una serie televisiva prodotta da Netflix.


2. L’erede (2025)

Nel suo secondo romanzo per adulti, Sten esplora temi di eredità e segreti familiari, mantenendo l'atmosfera tesa e inquietante che caratterizza il suo stile. Il libro è ambientato in una remota località svedese e si distingue per la sua narrazione avvincente e i colpi di scena.

.

Fedro People

Eric Steckel

è il volto giovane del blues incendiario

 

Chitarrista, cantante e produttore, Eric Steckel è una delle voci più potenti e riconoscibili della nuova generazione del blues-rock internazionale. Classe 1990, originario della Pennsylvania, Steckel ha calcato il suo primo grande palco a soli 12 anni, quando fu invitato da John Mayall — uno dei padri nobili del blues britannico — a unirsi ai leggendari Bluesbreakers. Da quel momento, il suo nome ha cominciato a circolare con insistenza tra appassionati e addetti ai lavori come quello di un talento destinato a lasciare il segno. 


Dotato di una tecnica bruciante e di una voce roca e profonda, Steckel ha sviluppato uno stile che affonda le radici nel blues elettrico, ma che si nutre anche di hard rock, soul, southern e heavy blues. Il suo sound è rovente e viscerale, costruito su riff aggressivi, assoli taglienti e un uso espressivo del vibrato che richiama mostri sacri come Gary Moore, Joe Bonamassa e Stevie Ray Vaughan, pur conservando una personalità definita e moderna.



Nel corso di una carriera ormai ventennale — nonostante la giovane età — Steckel ha pubblicato una decina di album, suonato in oltre 30 Paesi, calcato i palchi dei maggiori festival internazionali e condiviso la scena con giganti del calibro di Gregg Allman, Johnny Winter e Steve Vai. Ogni sua esibizione è un concentrato di energia pura, un’onda sonora che travolge il pubblico tra distorsioni eleganti e ballate incendiarie.


Musicista


 

Ma Steckel non è solo un virtuoso dello strumento: è anche un autore maturo, che nei suoi testi scava nei temi classici del blues con uno sguardo contemporaneo. E nel suo ruolo di produttore — spesso dei suoi stessi lavori — dimostra un gusto raffinato per gli arrangiamenti, capace di fondere radici e modernità in un equilibrio sempre credibile.

 

Con la sua Les Paul tra le mani e un’attitudine da vero “road warrior”, Eric Steckel rappresenta oggi il perfetto punto d’incontro tra tradizione e innovazione. Un bluesman del nuovo millennio, con l’anima nel Mississippi e il cuore proiettato verso il futuro.

Fedro People

Alberto

Tafuri Lupinacci

è un pianista, arrangiatore e compositore torinese:

 

E’ una figura poliedrica della scena musicale italiana: una fusione di talento pianistico, visione produttiva e gusto raffinato. Capace di muoversi con naturalezza tra palcoscenici acustici e studi di registrazione, resta un punto di riferimento per chi vuole capire dove confluiscono tradizione, innovazione e genialità creativa.

 

Nato a Torino nel 1963, Tafuri inizia da bambino una formazione classica — come racconta lui stesso, studiando pianoforte fin dall’età di sette anni — ma è a 18 anni che la passione per il jazz lo cattura del tutto

Maestro Musicista e Compositore

Da quel momento, avvia un percorso fluido e sorprendente tra mondi musicali diversi, sempre con la stessa cifra stilistica: eleganza, sensibilità e uno sguardo attento all'innovazione.

 

Dal 1990 Tafuri entra stabilmente dietro le quinte dei grandi nomi del pop italiano: collabora al pianoforte, alle tastiere e come arrangiatore con Fabrizio De André, Jovanotti, Elio e le Storie Tese, Enrico Ruggeri, Fiorella Mannoia, fino a Steve Jansen e Stewart Copeland dei Police.

 

Ma non si limita alla performance: agisce anche da produttore artistico, affiancando volti emergenti come Max Pezzali (883), Alice, Chiara Galiazzo, Giosada, Nevruz e Davide Shorty.

 

Nel 2007 arriva il suo primo lavoro da solista, “Persi e Ritrovati”, pubblicato con Adesiva Discografica: un album che riflette la sua anima intima, una riflessione al pianoforte tra brani italiani e internazionali, tra melodia e improvvisazione jazz.

 

E’ presente nei festival jazz nazionali: Pianocity (Milano, Palermo), JazzMi, Messapia Jazz, Jazzvisions, JazzRe:Found, tra il 2015 e il 2019. Interessante è anche il ruolo di direttore artistico al Messapia Jazz Festival nel 2018.

 

La svolta “televisiva” arriva con X Factor, dove dal 2010 al 2014 è vocal coach e arrangiatore per Elio e le Storie Tese; fra i talenti da lui seguiti, spiccano successi come Giosada, Chiara Galiazzo, Aba, Davide Shorty.

 

 

Il suo legame con il jazz contemporaneo è profondo: nel 2020 produce l'EP del compositore russo Oleg Tumanov, “The Italian Affair”, e nel 2022 presenta un raffinato omaggio a Pino Daniele e David Bowie, accompagnato anche da Mike Mainieri degli Steps Ahead.

Fedro People

Pablo Trincia

è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano noto per il suo impegno nel giornalismo investigativo e nelle inchieste su temi sociali e criminali.

 

Nato nel 1972, ha maturato una carriera di grande rilievo lavorando per alcune delle più importanti testate nazionali, tra cui La Repubblica, Il Fatto Quotidiano e Radio24. Trincia si distingue per il suo approccio rigoroso e approfondito nell’indagare fatti complessi, spesso legati a criminalità organizzata, ingiustizie sociali e fenomeni di attualità. Tra le sue opere più note, si ricordano libri come “Veleno”, in cui ha indagato il caso delle presunte baby killer di Torino, portando alla luce aspetti nascosti e controversi di vicende giudiziarie e sociali.

Giornalista, Scrittore e

conduttore televisivo

La sua capacità di analizzare dettagliatamente le vicende, unita a uno stile narrativo coinvolgente, gli ha valso riconoscimenti e premi nel campo del giornalismo. Oltre alla scrittura, Trincia ha condotto programmi radiofonici e televisivi, tra cui “Mi manda Raitre”, dove si occupa di storie di persone e comunità spesso trascurate dai media mainstream. Il suo lavoro si distingue per l’attenzione alle vittime e alle realtà spesso ignorate, cercando di dare voce a chi non ne ha. Con interviste approfondite e analisi critiche, Trincia contribuisce a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi più urgenti e complessi della società italiana. La sua integrità professionale e il suo coraggio nell’affrontare argomenti delicati lo rendono una figura di riferimento nel giornalismo investigativo in Italia.

Fedro People

Walter Trout

Walter Trout (nato il 6 marzo 1951 a Ocean City, New Jersey, USA) è un affermato chitarrista, cantante e compositore statunitense, noto per la sua carriera nell’ambito del blues rock contemporaneo. Dopo aver mosso i primi passi come turnista e collaboratore di artisti del calibro di John Lee Hooker, Big Mama Thornton e Joe Tex, Trout ha raggiunto la notorietà come membro dei Canned Heat e successivamente dei Bluesbreakers di John Mayall, tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80.

Musicista

Nel 1989 ha intrapreso una carriera solista che gli ha conferito ampia visibilità internazionale, pubblicando numerosi album di successo e consolidando la sua reputazione come virtuoso della chitarra e autore emotivamente intenso. Caratterizzato da uno stile potente e viscerale, Trout affronta spesso tematiche personali e sociali, in particolare dopo il trapianto di fegato che ha subito nel 2014, evento che ha profondamente influenzato la sua musica e la sua poetica.

 

Considerato una delle voci più autentiche del blues moderno, Walter Trout continua a esibirsi in tutto il mondo, contribuendo alla diffusione e al rinnovamento del genere con integrità e passione.

Fedro People

Quattro amici

al bar

QUATTRO AMICI AL BAR, sono un gruppo musicale originario di Piacenza, composto da quattro membri:

 

Nicolò Scarabelli (Narbera) – Cantante;

Alessandro Caffarena – Chitarrista;

Vincenzo Mattiello – Batterista;

Mario Scaletti – Musicista polistrumentista (Saxofono, Aerofono, Chitarra, Armonica a bocca).

Cantanti

e Musicisti



In occasione della serata del 28 luglio, si unirà a loro la violoncellista piacentina Anna Freschi.

 

Il loro spettacolo si basa su quella che definiscono “Musica Italiana d’Autore”. La scaletta prevede brani tratti dalle incisioni di alcuni dei più famosi cantautori italiani, come Ron, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Fabrizio De André, Cesare Cremonini, Ligabue e Vasco Rossi. Tuttavia, il loro repertorio non si limita a questo: per loro, “musica d’autore” significa anche interpretare canzoni di gruppi come New Trolls, Nomadi e PFM, che condividono con la tradizione cantautorale italiana non solo momenti significativi della loro storia, ma anche un’identità musicale e un modo di narrare, attraverso i testi, la realtà del nostro Paese.

Fedro People

The King of Blues

The King of Blues ha come protagonista B.B. King (1925-2015), un chitarrista, cantante, compositore e produttore discografico statunitense, uno dei più importanti esponenti della storia del blues. È considerato uno dei chitarristi più influenti nella storia della musica.

Cantanti

e Musicisti



Stile Chitarristico: Inizia a suonare con le prime band come chitarrista ritmico e poi sviluppa il suo tocco solista unico. È famoso per il suo stile "fingerpicking" e la sua tecnica di bending.

Successo: Ha inciso numerose hit di successo durante gli anni '50 e '60, tra cui "Every Day I Have the Blues" e "The Thrill Is Gone".

Influenza: È stato un'ispirazione per molti musicisti, tra cui Eric Clapton.

Fedro People

Gloria Turrini

E' una delle voci più intense e riconoscibili del soul e del blues italiano. Romagnola, con un passato da percussionista e corista per grandi nomi della musica italiana e internazionale, ha costruito nel tempo una carriera personale basata su passione autentica, radici nere e una presenza scenica carismatica. La sua voce calda, profonda e viscerale porta con sé l’eredità delle dive del soul, ma con una naturalezza che la rende immediatamente contemporanea

Cantante

e Musicista



Dal gospel al rhythm’n’blues, passando per incursioni jazz e funk, Gloria esplora ogni sfumatura della musica afroamericana con rispetto e personalità. Insieme a musicisti fidati come Mecco Guidi all’Hammond, ha dato vita a progetti originali e intensi, conquistando il pubblico di festival e club in tutta Italia. Ogni sua esibizione è un viaggio emotivo, una dichiarazione d’amore per la musica dell’anima.

Fedro People

Uncle Lucius

UNCLE LUCIUS é un gruppo musicale statunitense che si distingue per il suo sound autentico e coinvolgente, radicato nel roots rock, nel blues e nel southern rock. Originari di Austin, Texas, la band si è formata nel 2008 e si è rapidamente fatta notare per la loro capacità di mescolare melodie soulful con testi profondi e riflessivi. La formazione originale includeva Derek James (voce e chitarra), Kevin Galloway (tastiere e voce), Adam Wright (basso), Ben Hussey (batteria) e altri membri che si sono succeduti nel corso degli anni. La loro musica si caratterizza per l’uso di strumenti acustici e elettrici, creando un sound caldo e avvolgente, capace di evocare le atmosfere del sud degli Stati Uniti. Tra i loro album più noti ci sono “And You Are I” (2012) e “The Right Place” (2014), che hanno ricevuto consensi sia dalla critica che dal pubblico, grazie alla loro capacità di coniugare energia e introspezione. 

Cantante

e Musicista

I testi di Uncle Lucius spesso trattano temi di amore, lotta, libertà e identità, riflettendo le esperienze di vita di una band che si ispira alle tradizioni musicali americane ma che allo stesso tempo cerca di raccontare storie universali. La loro presenza sul palco è energica e coinvolgente, e la band ha maturato un seguito fedele di fan che apprezzano la loro autenticità e il loro stile unico. Con il loro mix di folk, blues e rock, Uncle Lucius rappresenta una voce genuina nel panorama musicale contemporaneo, portando avanti la tradizione del sud degli Stati Uniti con passione e originalità.

Fedro People

Stefano Valla e

Daniele Scurati

 sono un duo di musicisti italiani, eredi della tradizione musicale delle Quattro Province (Pavia, Piacenza, Alessandria, Genova). Valla suona il piffero, oboe popolare ad ancia doppia, mentre Scurati è fisarmonicista. Insieme mantengono viva la musica e la cultura orale di quest’area montana, esibendosi in feste, concerti e festival in Italia e all’estero


Musicisti


Profondamente legati al territorio, Stefano Valla e Daniele Scurati sono i continuatori diretti del repertorio musicale tradizionale legato al piffero(oboe popolare) ed alla fisarmonica. La loro attività è volta a mantenere viva la musica e la cultura di tradizione orale di questa area montana e a stimolarne la diffusione attraverso feste, concerti, stage e conferenze.

 

Il duo porta avanti parallelamente una duplice attività suonando nelle feste dei paesi dell’Appenino, dove il ballo è tuttora uno dei fondamentali momenti di aggregazione (feste patronali, matrimoni, sagre, carnevali) e nell’ambito di rassegne e iniziative musicali con concerti in Italia e all’estero.


Nello stesso momento, grazie alla loro attenzione a stimoli culturali contemporanei, e attraverso esperienze in altri ambiti musicali interpretano la loro musica esprimendo la sua vitalità e la loro appartenenza al proprio tempo.

Nell’area di diffusione del piffero esiste tuttora, strettamente legato al repertorio musicale, un repertorio di danze tradizionali precedenti l’affermazione delle danze di coppia; ne fanno parte: giga, alessandrina, monferrina, piana e povera donna, quest’ultima con connotazioni rituali e simboliche particolari.

Fedro People

Alex

Valle

Musicista


Storico collaboratore di Francesco De Gregori, con cui ha condiviso tour, dischi e momenti entrati nella memoria collettiva, Valle ha portato il suo tocco inconfondibile anche nelle produzioni di Lucio Dalla, Enrico Ruggeri, Zucchero, Antonello Venditti  e tanti altri. La sua cifra stilistica è fatta di essenzialità e profondità: suona per raccontare, non per esibire, e ogni nota sembra portare con sé un pezzo di polvere d’America e un frammento di cielo italian.

Formatosi tra Roma, Nashville e Washington D.C., ha affinato una tecnica impeccabile al servizio di un suono caldo, evocativo, capace di passare dal rock al folk, dalla ballata d’autore al country più viscerale. Che sia su un grande palco o in una registrazione in studio, Alex Valle rimane sempre fedele a un principio semplice: mettere la musica al centro, con umiltà e talento. Un vero artigiano del suono.

C’è una linea sottile – fatta di corde d’acciaio e di legno vibrante – che collega il cuore dell’Italia alla grande tradizione americana. Su quella linea, con grazia e maestria, cammina Alex Valle, uno dei più raffinati chitarristi italiani in circolazione. Specialista della pedal steel guitar, del dobro e della slide, Valle ha dato voce a strumenti che in Italia hanno sempre vissuto ai margini, trasformandoli in protagonisti al fianco dei più grandi nomi della canzone d’autore.


Fedro People

Val Bonetti Quartet

VAL BONETTI QUARTET è un gruppo jazz italiano di talento, noto per le sue interpretazioni raffinate e innovative. Composto da musicisti di grande esperienza,

 

Val Bonetti, chitarra e voce;

Luca Grazioli tromba;

Luciano Macchia trombone;

Alberto Pederneschi batteria





 

il quartetto si distingue per la capacità di unire tradizione e modernità. La formazione si esibisce regolarmente in festival e locali, portando il jazz italiano a un pubblico sempre più ampio. La loro musica si caratterizza per improvvisazioni coinvolgenti e composizioni originali. Un ensemble che rappresenta l’eccellenza della scena jazz contemporanea italiana

 

Musicista

Fedro People

Mario

Venuti

è un cantautore e musicista siciliano, che ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 con la band Denovo, per poi affermarsi come solista grazie a uno stile raffinato che fonde pop, rock e sonorità mediterranee.

 

Autore sensibile e ironico, ha pubblicato numerosi album acclamati dalla critica, tra cui Microclima, Magneti e Tropitalia, e ha partecipato più volte al Festival di Sanremo.

 

Collaboratore di artisti come Carmen Consoli e Franco Battiato, Venuti porta sul palco eleganza, groove e testi densi di significato, in un viaggio musicale che intreccia poesia e ritmo.

 

Musicista

Fedro People

Martina

Verna

Martina Verna è una violinista che combina un’infanzia musicale solida, formazione d'élite, esperienze orchestrali e da camera di livello internazionale, e un profilo artistico polivoco capace di spaziare dal classico al contemporaneo, dagli ensemble tradizionali alle avanguardie jazz e performative. 


Inizia lo studio del violino all’età di cinque anni, presso la Scuola Suzuki di Torino. Prosegue successivamente gli studi con Liana Mosca, e dal 2015 presso la Civica Scuola di  Musica Claudio Abbado di Milano sotto la guida di Carlo De Martini e, attualmente, Carlo Feige, con il quale nell’aprile del 2021 ha conseguito la laurea triennale di primo livello con il massimo dei voti, lode e menzione.

 

Musicista

Dal 2019 frequenta masterclass di perfezionamento con i maestri Mauro Rossi e Laura Marzadori, e in ambito cameristico Marco Zuccarini.

Si è esibita in formazioni orchestrali in numerosi festival e rassegne, tra cui Estate Sforzesca e San Fedele Musica di Milano, e Narodowe Forum Muzyki di Wroclaw. Tra i progetti orchestrali, nel 2019 partecipa al progetto Annunciata Music Lab dei maestri Riccardo Doni e Carlo Lazzaroni, con cui approfondisce la prassi esecutiva barocca, e collabora con numerose orchestre tra cui Orchestra Filarmonica Ettore Pozzoli, Orchestra Filarmonica SetteNovecento e l’Orchestra da camera Canova.

Dal 2020 inoltre fa parte dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, partecipando a produzioni con artisti come Alexander Lonquich, Klaidi Sahatci, Barnabás Kelemen, Enrico Bronzi.

Si è esibita in svariate formazioni da camera a rassegne quali Brera Musica presso la Pinacoteca di Brera, Notti Trasfigurate, Isole di Suono.

 

È secondo violino del Quartetto Rilke. Nell’ ottobre 2022, il quartetto viene selezionato per partecipare al programma di formazione avanzata Stauffer Artist Diploma in Quartetto d’archi presso lo Stauffer Center for Strings di Cremona, perfezionandosi con il Quartetto di Cremona.


Nell’ambito del corso ha inoltre occasione di studiare con docenti ospiti provenienti da tutto il mondo, tra i quali Ettore Causa (Yale School of Music), Miguel Da Silva (Ysaÿe Quartet), Mark Messenger (Royal College of Music) ed Eckart Runge (Artemis Quartet), Alexander Pavlovsky (Jerusalem Quartet). Il Quartetto ha inoltre avuto modo di lavorare con Danilo Rossi e Teemu Kupiainen, docente di viola e musica da camera presso la Sibelius Academy di Helsinki.



Il Quartetto si è esibito per importanti rassegne musicali e istituzioni, tra cui Inside Out (Teatro Menotti, Milano), Istituto Italiano di Cultura (Sala Balder, Helsinki), Isole di suono (Auditorium Lattuada, Milano) e, all’interno del circuito Le Dimore del Quartetto, Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 (Villa Vitalba, BG).

Dalla particolare attenzione per la pluralità dei linguaggi musicali deriva l’adesione a diversi progetti.

Con il Quartetto Rilke, la fruttuosa collaborazione con il celebre pianista e compositore Enrico Intra, con il quale il Quartetto ha eseguito la prima assoluta della composizione Ossimoro all’interno dell’ultima edizione del festival JAZZMI. Altrettanto notevole la replica tenutasi presso il Teatro LabArca in collaborazione con il clarinettista Paolo Tomelleri.

Nel Novembre 2021 partecipa alla performance multidisciplinare dell’artista Paola Risoli “Libertà va cercando – la Comedìa viaggio del corpo”, presso la Fabbrica del Vapore di Milano. Nel settembre 2022 collabora alla creazione e realizzazione della performance multidisciplinare “Love Bar” dell’artista Alex Cecchetti per Triennale Milano Teatro.


È studentessa della Fondazione Accademia di Musica dal 2023.

Fedro People

Maurizio

Verna

Musicista

è un chitarrista jazz originario di Ivrea, specializzato nella chitarra a 10 corde, chitarra acustica e bouzouki. Ha studiato presso l'Università degli Studi di Torino e ha partecipato a numerosi progetti musicali che spaziano dal jazz alla musica tradizionale. Verna è noto per la sua capacità di fondere diverse influenze musicali, creando arrangiamenti originali che riflettono le sue radici piemontesi e l'apertura verso sonorità internazionali.

 

La sua storia e formazione:


MAURIZIO VERNA ha fatto studi di chitarra classica, improvvisazione e jazz. E’ stato Vincitore di borsa di studio presso la scuola “Centro jazz – Torino”, diretta da Gianni Negro.


Le partecipato agli "Umbria Jazz Clinics", ovvero ai corsi intensivi di musica jazz rivolti a giovani musicisti, organizzati in collaborazione con il Berklee College of Music di Boston durante il festival Umbria Jazz a Perugia.Si tratta di un'opportunità per studenti di tutte le età e livelli di studiare con docenti di fama mondiale, partecipare a lezioni teoriche e pratiche, laboratori di ensemble e jam session. Ha partecipato a stages e seminari di perfezionamento con importanti chitarristi internazionali (Barney Kessel, Joe Diorio, Joe Pass, Mick Goodrik), sino alla laurea in Lettere moderne nel 1989. Dal 1997 si dedica alla chitarra a 10 corde, tra i pochissimi chitarristi italiani ad adoperarla nel jazz e nella musica popolare.



DISCOGRAFIA (a suo nome)

1989 CD “Cose leggere e vaganti”

1997 CD “Nugae”con il percussionista Matteo Cigna

2002 CD "Due Piemontesi a Napoli” con il cantante Claudio Bovo

2004 CD “Etherial cycles” con la tastierista Elena Bazzano

2004 CD "Sfiam d’argal” con la cantante Laura Conti

2007 CD “Due Piemontesi a Napoli Quintet - Live al Conservatorio di Torino” con il cantante Claudio Bovo

2009 CD “J'amis”, con Claudio Bovo

2011 CD “ConCorDanze” con il fisarmonicista Roberto Bongianino

2016 CD "Delizie Barocche" - solo classic guitar

2018 CD "Walking to Santiago. Guitar meditation" - solo acoustic guitar

2020 CD "... E poi arriva Natale" - con Piccola Orchestra di Chitarre

TEATRO e CINEMA (colonne sonore):

1995 “Le donne, i cavalier, l’armi, l’amore”con l’attore Oreste Valente - DORAIMPOI Teatro

1994 – 1998 “Con i piedi per terra e la testa tra le nuvole” con l’attice Paola Stella - YUTAH

2001 “Storia di Martina” cortometraggio di Luciano Menaldino

2002 “A piccoli passi” cortometraggio di Luciano Menaldino

2004 – 2005 “La diligenza” con l’attrice Francesca Brizzolara – SENSOUNICO Teatro

2009 “Storie di Maria” con Mimmo De Tullio e Michele Ascolese

2012 “La stagione dei gusci di noce” film di Andry Verga e Ilario Blanchietti –MASTERBLACK

2016"Andante lento" - film di Luciano Menaldino e Maurizio Verna - ATENE del Canavese

2018"Fabrizio de Andrè - Principe libero" - film di Luca Facchini - RAI UNO

2019 - 2020 "L'immaginifica storia di Esperer" di Antonio Damasco - TEATRO delle FORME, tour nazionale

 

COLLABORAZIONI:

In veste di strumentista collabora con i gruppi “Ombra Gaja” (con il quale si è esibito in Italia, Francia,

Germania, Spagna e Belgio) , “Gioia Antiqua Ensemble”, “Ariondassa”, “Eivador”, con i quali partecipa a diverse registrazioni discografiche (tra cui: 2005 “In cerca di grane”; 2006 “Nòse amor”, per l’etichetta Ethnosuoni, 2008 Esprit follet “Où vont les vieilles lunes”- FolkClub Ethnosuoni; 2009 “Campagne grame” - FolkClub Ethnosuoni). E’ presente in alcune raccolte : 2004 “Piemonte – Antologia della musica antica e moderna” – Dejavu Record; 2007 “Italian roots” – RadiciMusic Record. LIVE. Svolge un' intensa attività concertistica che lo ha portato a suonare in solo, duo e in varie formazioni in prestigiosi festival musicali e italiani e internazionali tra i quali Capodanno Celtico (It), Fira Mediterrània (E), Festival Art en Scene (F), Teatro dell'Opera di Sofia (BG), la Notte della Taranta (I), Amabasciata Italiana a Londra (GB), Biberacher Musiknacht (D), Teatro Nazionale di Bucarest (ROM), Un Paese a sei corde (It), Festival International de la Culture Amazighe (Marocco), Auditorium Slovak Radio (CK), Palazzo dei Congressi di Lugano (CH), Diada de Sant Jordì (E), RAI 1.

1995 - 2020 collaborazione continuativa con la cantante Laura Conti. Concerti in Italia e all’estero.

2002 - 2018 collaborazione continuativa con il cantante Claudio Bovo. Concerti in Italia e all’estero.

2007 - 2020 collaborazione con il fisarmonicista Roberto Bongianino. Concerti in Italia e all’estero.

2008 - 2020 partecipazione al tour nazionale con il gruppo FABERPERSEMPRE (diretto da Pier Michelatti) – omaggio a Fabrizio De Andrè con musicisti storici della sua band

2016 - 2020 ideatore e direttore della "Piccola Orchestra di Chitarre" (formazione di giovani allievi). Membro dell'Orchestra di musica leggera "Incanto Band" (gruppo dell'omonimo festival) con cui ha accompagnato importanti musicisti del panorama nazionale (tra cui Vittorio De Scalzi, Robi Facchinetti

2022, Enrico Ruggeri 2023) 

Fedro People

Nina Zilli

Cantante

Nel 2010 pubblica il suo primo album Sempre lontano, seguito da L’amore è femmina (2012), che la porta sul palco dell’Eurovision, Frasi & fumo (2015) e Modern Art (2017). Brani come “L’uomo che amava le donne”, “Per sempre”, “Sola” e “Mi hai fatto fare tardi” raccontano un universo femminile forte e sfaccettato.

 

Oltre alla musica, Nina è anche volto televisivo e voce radiofonica. Autentica, istintiva, mai banale, continua a reinventarsi restando sempre fedele a sé stessa.

 

Nina Zilli, all’anagrafe Maria Chiara Fraschetta, nasce a Piacenza nel 1980. Cresciuta tra soul, reggae e vibrazioni vintage, debutta nel 2009 con l’EP Nina Zilli e il singolo “50mila”, che la proietta subito al centro della scena musicale italiana. Ha una voce inconfondibile, uno stile che mescola Motown e pop con ironia e personalità, e una passione per gli anni ’60 che si riflette in ogni suo look.

 

Fedro People

Steve

Wickham

In Irlanda c’è un suono che spunta come un fulmine gentile: quello del violino elettrico di Steve Wickham, considerato “il più grande fiddler rock del mondo” secondo Mike Scott dei Waterboys . Nato a Dublino nel 1960 e cresciuto a Sutton, Wickham ha iniziato giovanissimo a studiare al Royal College of Music, trasformando presto l’intensità del classico in energia contemporanea.


Dopo aver fondato gli In Tua Nua, entrò nei Waterboys nel 1985, iniziando con l’album This Is the Sea, per poi diventare colonna portante anche nei capolavori successivi come Fisherman’s Blues e Room to Roam . La sua presenza ha contribuito a traghettare la band dal rock orchestrale a un sound più radicato nel folk e nella tradizione celtica, imprimendo al gruppo una svolta che molti reputano epocale .

Musicista


La sua influenza va ben oltre i Waterboys: Wickham ha suonato su oltre 200 album, compreso l’iconico brano “Sunday Bloody Sunday” degli U2, e con artisti come Sinéad O’Connor, Elvis Costello e World Party . Polistrumentista impressionante, alterna violin epic e arrangiamenti orchestrali per teatro, cinema e progetti come suite barocche o fusion con musicisti congolesi.


Nel 2022 ha preso la decisione di ritirarsi dal tour dei Waterboys, concentrandosi su progetti personali e composizioni per palcoscenico; un ritiro che non ha chiuso il rapporto con la band, bensì ne ha riconosciuto l’eredità

Tra tradizione e sperimentazione, Steve Wickham resta una figura magnetica: capace di sfumare tra atmosfere teatrali, folk rurale e rock cosmico, i suoi archi vibrano ancora come una freccia sonora nel cuore della musica contemporanea.



  • Anno di nascita e formazione: 1960, Dublino; studi classici al Royal College of Music

  • Carriera a band: fondatore di In Tua Nua, membro chiave dei Waterboys dal 1985

  • Contributo artistico: ha trasformato il sound del gruppo incorporando folk e tradizione celtica, presente in album come Fisherman’s Blues

  • Collaborazioni & incisioni: oltre 200 album; live e studi con U2, Sinéad O’Connor, Elvis Costello

Fedro People